E il Cinquestelle in Europa ammette il casino di Conte sul coronavirus
Sono i Cinquestelle a mettere sotto accusa Giuseppe Conte per l’allarmismo provocato in Italia col coronavirus. Finora gli sciacalli erano quelli dell’opposizione. Adesso la palma se la becca un deputato europeo dei Cinquestelle. Il quale, per rimediare una bella figura con i suoi, l’ha fatta fuori dal vaso con una gaffe degna di miglior causa.
Il post su facebook di Dino Giarrusso ci aveva messo curiosità. In fondo annunciava un’interrogazione alla Commissione europea per rendere noto “il numero dei test effettuati da tutti i paesi europei e i relativi risultati”. Intento assolutamente lodevole.
Ci pensa il Cinquestelle
Si’, perché è evidente il dubbio che ha preso qualunque italiano da quando siamo nel mirino del virus che angoscia tutti. Non sappiamo se la Cina ha mentito o detto la verità sui dati che la riguardano. Appare incredibile che il morbo volteggi solo sull’Italia nelle dimensioni che conosciamo e non nel resto d’Europa. Non possiamo passare da untori, mannaggia, pensa Giarrusso, e ci ha pensato lui.
Ma la gaffe è stata peggiore del buco e speriamo che non se ne accorga chi dovrà rispondere da Bruxelles alla sua spericolata interrogazione, che offre su un piatto d’argento la testa del governo Conte.
L’eroico ma sfortunato difensore dell’Italia scrive testualmente: “Il clima di allarmismo paradossalmente è stato causato proprio dall’attenzione che l’Italia ha dato alla prevenzione” eccetera eccetera. Cioè il casino che ha fatto il governo chiudendo comuni, negozi, stadi e via complicando fino al convincimento della Chiesa che è meglio non andare di domenica a messa.
Mettetevi nei panni di chi sarà chiamato a interloquire con Giarrusso, in chissà quale lingua. Magari sarà uno di quei burocrati europei che ha esclamato “finalmente” quando hanno sbarrato le porte ai deputati europei dell’Italia provenienti dalle regioni del Nord.
Per prima cosa, si sincererà se il deputato Cinquestelle ha preso un aereo da Milano per scrivere: “Intanto se ne stia in quarantena anziché mandare interrogazioni alla commissione”. Per poi proseguire con la lettura del decreto Conte che ha avuto il Sì del Parlamento italiano solo perché bisognava apparire uniti, a prescindere dal contenuto del provvedimento.
Ci volteranno le spalle
Dira’ l’Europa all’improvvido avvocato numero due del popolo italiano: “Gentile onorevole, come Ella ha notato, il clima di allarmismo è stato provocato proprio dai provvedimenti presi dal suo paese”. Sarà la scusa per voltarci le spalle ancora una volta.
Per carità, un’interrogazione resta un’interrogazione, ma quella di Giarrusso rappresenta la misura del casino autentico che dal governo in giù si è scatenato per far vedere quanto siamo bravi. E siamo stati presi a pernacchie in tutto il mondo, con le frontiere e gli aerei persino bloccati agli italiani. Noi spalanchiamo i porti, gli altri ci danno le sportellate in faccia.
Anziché dire “abbiamo un problema ma lavoreremo per risolvere” – l’esempio ci viene dall’atteggiamento sobrio del governatore abruzzese Marsilio non appena si è manifestato un caso positivo dalla Lombardia – si è scatenato l’inferno.
Vince l’onorevole dei Cinquestelle la gara allo spadone più acuminato contro il coronavirus. Che si è messo a girovagare e a farci impazzire come una palla da flipper. E persino il povero Giarrusso si è fatto contagiare, in questo caso dalla fretta. Elevando il primato del consueto casino nazionale. Applausi pure a lui.
Ma lo sapete che proprio non vi capisco, Fratellini? Criticate senza sconti questo governo, giustamente. Volete morto conte e i suoi complici, giustamente. Siete all’opposizione di questi cialtroni, giustamente. Però, se Salvini, vostro alleato da sempre, parte con un’idea, non dico la migliore del mondo, ma una proposta, per “fare qualcosa” che possa minare l’ignobile governaccio, voi recitate la parte dei verginelli e vi schierate contro di lui! Non è così che si fa, cari amici! Non è così, coi9 vostri distinguo che sanno tanto di logica elettorale, ne’ tantomeno con il centralismo di FI, alla quale interessano solo gli industriali, che si riuscirà a mandare a casa questi bastardi! Le guerre si combattono con le armi, non con i fioretti!
per favore, non diciamo eresie. L’unità c’è, poi non sempre si può condividere tutto