Forza Italia, è scontro feroce: «Vi vergognate persino di difendere Berlusconi, svegliatevi»

26 Feb 2020 9:46 - di Giorgio Sigona
Forza Italia

Ancora acque agitate in Forza Italia. Durante l’assemblea dei deputati azzurri, nuovo capitolo dello scontro interno tra gli “ortodossi” e i fautori del rinnovamento. In un duro intervento, Andrea Ruggieri, non ha usato mezzi termini. La frase-terremoto è stata smentita («Forza Italia così com’è fa schifo. Non a me, agli elettori»). Ma l’esponente azzurro non ha fatto sconti: «Politiche, europee, regionali. Questo gruppo dirigente le ha perse tutte. E dovrebbe domandarsi se la squadra che perde non si debba cambiare».

«Forza Italia come la Dc della fine»

Sul banco degli imputati la classe dirigente. «Partito e vertice – avrebbe detto durante l’assemblea il “dissidente” Antonio Martino – sono chiusi ai più promettenti. Perdono e non sanno comunicare. Forza Italia sembra la Dc della fine. Con ottime qualità che nessuno riconosceva».

Ruggieri contro Tajani e la Gelmini

Ruggieri ha incalzato Antonio Tajani e Mariastella Gelmini, presenti alla riunione. «Mai stato un disfattista, anzi. Ma i risultati e i sondaggi registrano solo discese. Cosa dicono di noi? Alcuni sono lì da 30 anni, altri hanno fatto i ministri 15 anni fa e pensano tocchi ancora a loro. Ascolto persino alcuni di voi avere pure il “coraggio”, solo nei corridoi per carità, di dare la colpa a Berlusconi. Il Cav è l’unica risorsa di questo partito. Ma molti si vergognano persino di difenderlo dai continui sfregi di qualche toga malata. Senza di lui saremmo allo zero per cento».

Quel bel ricordo ormai superato…

«Proponete una linea politica a zig zag», ha detto Ruggieri. «Non avete idee chiare per il pubblico. Non sapete comunicare, propinate gli stessi  volti da 25 anni sui media. Fate la guerra ai più promettenti». «Forza Italia sembra il fustino Dixan nell’era delle pastiglie: un bel ricordo, ma superato».

«Forza Italia è nata contro lo status quo»

Da partito nato contro lo status quo, a partitino reazionario e baronale, con ambizione da Udc. È la negazione del Dna berlusconiano. Dovremmo essere un partito che parli dritto all’Italia di oggi. E che le provi tutte per crescere e tornare a vincere. Invece sembra si voglia solo perdere conservando il vostro posto», ha ribadito il deputato azzurro.

Basta deleghe in bianco

«Il board non ha risolto mezzo problema in sei mesi di vita. State ministerializzando il movimento. Volete imporre le carriere per anzianità. Ora basta deleghe in bianco. Stella, Antonio», ha concluso Ruggieri rivolto a Gelmini e Tajani. «Sono passati due anni. Portate a casa il rinnovamento che ci avete promesso, altrimenti è un problema».

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