Il coronavirus continua a contagiare non solo Piazza Affari, ma in generale su tutte le Borse europee. Tutte in negativo. Dopo l’apertura in rosso di Wall Street, il peggior ribasso dopo quello provocato dalla Brexit, anche Londra e Parigi crollano del 4%. Seguite da Francoforte che lascia sul terreno il 3,5%.

Coronavirus, crolla Milano che cede il 3,5%

Milano non fa eccezione e nel pomeriggio arriva a perdere il 3,5%, scendendo ai minimi da ottobre 2019. L’effetto coronavirus continua a farsi sentire anche sui titoli di Stato. Lo spread tra il nostro Btp e il decennale tedesco è salito a +163 punti base con un rendimento dell’1,08. Mercoledì aveva chiuso a +149 con un rendimento dell’1%.

A rassicurare gli investitori è intervenuto, neanche a dirlo, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. «I livelli dello spread sono inferiori a due mesi fa. È sbagliato fare allarmismi. C’è stato un aumento all’inizio che ci ha fatto perdere il recupero dovuto al voto in Emilia Romagna», ha spiegato ai microfoni di Radio24. «I dati sulla finanza pubblica italiana sono migliori delle nostre previsioni», ha aggiunto, «esistono margini di intervento e poi ovviamente vedremo quanto margine darà l’Ue. Ma l’emergenza coronavirus non ci costringerà a mettere in discussione l’equilibrio della finanza pubblica. Quindi confermiamo i risultati di medio periodo della nostra finanza pubblica”. Dunque «no all’allarmismo ingiustificato», ha concluso Gualtieri con una discreta faccia di bronzo. In realtà la situazione economica è gravemente a rischio, a farne le spese sono soprattutto i piccoli e medi imprenditori alle prese con la paura collettiva che ha svuotato ristorante, negozi, alberghi.