Incubo coronavirus, Sgarbi: che accadrà ora? E in un tweet rispolvera “inquietanti analogie” con una serie cult…
L’epidemia valica anche i nostri confini. Arriva in Lombardia. Penetra in Veneto. Si spinge fino al Piacentino. E ora si teme dil diffondersi del contagio. Il coronavirus fa paura, senza se e con pochi ma. O quantomeno induce a riflettere. A fermarsi a ragionare se non si vuole cedere a panico e isteria. Se no ci si vuole limitare a diffidare e temere tout court e basta. Certo il clima che si respira in questi giorni è un po’ quello apocalittico respirato in tanti film. Letto in tanti libri. Vissuto in celebri serie tv. Come quella ricordata da Vittorio Sgarbi che, in un dotto tweet, affronta il tema della paura del contagio. Dell’incubo dell’apocalisse. Dello smarrimento da superstite. Tutto citando un titolo cult dagli inquietanti rimandi: «I sopravvissuti»…
Coronavirus, il tweet di Sgarbi che cita la serie tv cult “I sopravvissuti”
«Ricordate questa serie televisiva del 1975? Analogie inquietanti». Lo scrive su twitter Vittorio Sgarbi postando lo spezzone di una puntata di I sopravvissuti, celebre serie tv britannica del 1975 in cui il mondo è stato colpito da un’epidemia dovuta a un virus altamente letale sfuggito ad un laboratorio cinese. Un flagello a cui è scampato soltanto l’1% dell’intera popolazione. Il riferimento di Sgarbi è ovviamente al coronavirus, usato come hashtag nel suo post. «La domanda che la donna pone all’uomo è quella che ci tormenta in questi giorni: cosa accadrà adesso?». La realtà non è quella apocalittica del film, ma chi è che non ha paura?», conclude Sgarbi. Già: chi è che non ha paura?
Buon pomeriggio, domando: sono state chiuse le discoteche, sale da ballo e teatri? Grazie.