La supercazzola delle Sardine al “Fatto”: «Noi come l’amore. Inizia la fase matura»
Tra democratici «gentili» e Sardine il cognome non serve. Basta il nome, come bastava la parola per quel famoso purgante della réclame di Carosello. E poi citarsi per nome, pur pubblicamente dalle pagine del Fatto Quotidiano, fa più trendy di quanto non faccia appellandosi ai cognomi, sempre così stancamente ufficiali, notarili, ammuffiti. E allora il «cara Nadia, cari Moni, Pif, Roberto, Sandro e Stefano» firmato «Andrea, Giulia, Mattia e Roberto» (in rigoroso ordine alfabetico) è già così un quadro che non ha bisogno di alcuna cornice per fare la sua porca figura alla parete.
Il giornale di Travaglio: «Cosa farete da grandi?»
Un occhio appena allenato lo coglie sin da questa intimità squadernata che la rivoluzione è in marcia e che le Sardine non si faranno risucchiare dalle logiche e dalle leggi della politique politicienne. Come i loro antenati grillini in via d’estinzione, sottinteso. E ai Nadia, Moni e compagnia cantante che chiedono cosa faranno da grandi, se continueranno a intasare le piazze senza per questo affollare le segreterie, le Sardine dicono e non dicono. Anzi, si spezzano ma non si spiegano. E, per supercazzola, ricorrono all’Amore (con la maiuscola) come metafora della loro possibile evoluzione. Quello che vivono ora è frutto di una «fase iniziale di stordimento, di fascino vissuto come tensione costante». Sanno, però, che invecchiandosi quello stesso amore è destinato a perdere «un po’ di quella spinta» trasformandosi «in una tensione meno bruciante ma, magari, più solida e duratura».
Le Sardine si spezzano, ma non si spiegano
Le Sardine, insomma, non promettono la rivoluzione permanente perché non garantiscono l’innamoramento politico a oltranza. Del resto, sono del tutto sprovviste di incendiari di anime. Ma questo è niente. Il vero guaio è che per colpa dell’ostentato culto per il bon ton, le Sardine difettano soprattutto di veri coatti. Già, avessero potuto aggiungere ai nomi dei firmatari anche i nomi di Jessica e Ivano, una soluzione amorosa con annesso amplesso alla «‘o famo strano» avrebbe finito davvero per spiazzare tutti.
Inizia la fase matura aaa!!! AH Ah ah Altro che maturi, sono già marciti. Vedi la figura che hanno fatto oggi a Napoli… C’erano solo i cartelli e nessuno che li reggeva in piedi. Povero Mattia, torni a casa a mani vuote … Vai al maneggio e datti all’ippica !!!