L’Ue vuole imporre grattacieli nei nostri centri storici. Rampelli: “Non si azzardino…”
3 Feb 2020 16:50 - di Sabrina Fantauzzi
Grattacieli, scelta antidemocratica
“(…) C’è qualcosa di profondamente anti-democratico nella decisione di questi esperti che pretendono che un progetto debba usare il design contemporaneo. Questa proposta tradisce un terribile errore del pensiero: vale a dire, che ogni periodo della storia è “autenticamente” rappresentato da un solo e unico stile, che è “contemporaneo” a quel periodo. Si tratta di un’assurdità”.
“Da dove viene quindi l’impulso per questo dettato stilistico? La risposta è fin troppo semplice: dagli architetti ideologici. Che credono che il modernismo sia la sola e unica architettura autentica del nostro tempo. Questa filosofia è perfettamente sintetizzata dall’enorme influenza della Carta di Atene, scritta principalmente dall’architetto Le Corbusier. L’articolo 70 della Carta recita:
La Carta di Atene
“La pratica di utilizzare stili del passato su pretesti estetici per nuove strutture erette in aree storiche ha conseguenze dannose”. Quello di Le Corbusier è una visione semplice della storia: un’unica linea retta in cui tutto procede. Ma noi oggi sappiamo che la storia è molto più ricca e complessa e mostra la sua capacità di mescolare, imparare ed evolversi nel tempo. Per gli architetti, la Carta di Atene del 1933 ha rappresentato un documento di riferimento che ha influenzato profondamente, e dalla sua nascita non è mai abbastanza evidenziato l’impatto prodotto dall’applicazione della Carta sull’ambiente dell’uomo.
“Occorre notare qui che, sebbene un simile atteggiamento di rottura con il passato sia molto diffuso in Europa, non siamo di fronte a un problema solo europeo. Dopo tutto, l’Europa ha da sempre influenzato profondamente il resto del mondo con le proprie teorie in tema di urbanistica e architettura. Le élite politiche ed economiche delle nazioni extra europee sfortunatamente vengono ancora influenzate dalle teorie moderniste. Tutto ciò è quanto di più paradossale si possa pensare. Considerando che molti di questi governi sono da sempre stati fieri oppositori del dominio e dell’influenza colonialista delle nazioni europee. Finendo poi con il seguire acriticamente ideologie alla moda in centri di potere lontani.
(traduzione e adattamento dall’inglese di Sabrina Fantauzzi e arch. Stefano Silvestri)
Mahhhhh !!!! Non ci resta che piangere avrebbe detto……..!! Stiamo rasentando l’assurdo non si capisce da chi possono venir fuori queste idee malsane tra quei personaggi che bivaccano a nostre spese a Bruxelles. Eppure il cretino del toscani non e’ li con loro, anche se e’ sufficiente che ci sia gentiloni.!!!
Non e’ certo questa l’Europa che si voleva, ecco perche’ Paesi con una cultura un po’ piu’ corretta se ne e’ uscita e presto anche altri tra i 27 che ne fanno parte, inizieranno a pensarci…. e noi ? Rimaniamo li a farci dettare quello che dobbiamo fare ? Possiamo sempre dire , ci abbiamo creduto, ci abbiamo provato, ma se non funziona si esce, non ce lo ha mica ordinato il dottore??? Chiaro che tra il dire e il fare….. ma si puo’ sempre ragionare ( se te lo permettono ) correggere l’attuale disastrosa situazione. Non chiedetelo a gentiloni, per lui va tutto bene tanto non e’ italiano.
Ogni giorno se ne inventano una, e studiano davvero tanto, nel tentativo di danneggiarci. Dalle etichette libere, ai falsi giudizi denigratori sui nostri prodotti alimentari; adesso vogliono colpire il turismo, tra le nostre risorse primarie; tutto pur di demolire le nostre eccellenze. Non se ne può più.
Perché non usciamo anche noi dalla Comunità Europea e anche di corsa?
Roba da pazzi! Li mettessero al posto di Notre Dame e della Cattedrale di Colonia.
Questi sono da curare. TSO urgente.
Ma ora che Gentiloni ha traslocato verso la commissione, tutto si può fare. Del resto con lui abbiamo visto che il mare Algerino è arrivato fino alle acque territoriali Italiane in Sardegna; Una parte del mar ligure stava andando nel comprensorio francese, ora i centri storici saranno distrutti architettonicamente per l’invidia di coloro che non possono farsi vanto dei propri. Non si dica che Gentiloni non si sta dando da fare. Per quanto mi riguarda, chiederò di fare una villetta in Piazza di Trevi.