Milleproroghe, il governo mette la fiducia. Salvini: «Fantasie un governo con Renzi»
E fiducia fu. Sul decreto milleproroghe. La pratica sarà evasa dall’aula di Montecitorio nella mattinata di domani. Una decisione duramente contestata dall’opposizione di centrodestra che attraverso una nota dei propri capigruppo in commissione Bilancio ha denunciato «l’atteggiamento prepotente della maggioranza». Ad accendere la miccia, la presentazione di un nuovo pacchetto di emendamenti ben oltre la scadenza dei termini fissata per il 18 gennaio. Accompagnata, per giunta, dalla pretesa di «votazioni lampo» per portare il testo in aula. Da qui – puntualizzano Mandelli (FI), Lucarelli (FdI) e Bellachioma (Lega) – la decisione di abbandonare la seduta in segno di protesta contro quello che hanno definito come «un comportamento inaccettabile».
Maggioranza nel caos. La Russa: «Iv faccia cadere Conte»
La decisioni di porre la questione di fiducia sul milleproroghe è tuttavia indicativo dello stato di salute della maggioranza giallo-rossa. L’appello del dem Bettini a Conte a scaricare Renzi e sostituirlo con truppe di “responsabili” ha lasciato il segno. Non fosse altro perché consente al leader di Italia Viva di vestire il ruolo della vittima e finisce per dare una qualche credibilità ai boatos che parlano di un’intesa sotterranea tra i “due Matteo” per dare vita ad un governo senza Conte che accompagni il Paese alle urne. Voci che Salvini bolla immediatamente come «fantasie». È però un fatto che l’opposizioni scruti attentamente i passi di Renzi. «Se ha coraggio, faccia cadere il governo», lo esorta a nome di Ignazio La Russa.
Milleproroghe, FI attacca il premier
L’esponente di FdI non esclude che la situazione possa sfuggire di mano sia a duellanti all’interno del governo. «Nelle intenzioni degli attori non è previsto il lieto fine, cioè l’andare al voto, – dice infatti La Russa – ma bisogna fare attenzione perché quando si gioca a poker e si bluffa può capitare che qualcuno dica “vedo”». Parla invece di «accanimento di Conte per la poltrona», l’azzurra Anna Maria Bernini. « Il suo governo – aggiunge – non riesce a trovare un accordo nemmeno sul milleproroghe, ma lui riunisce tavoli di studio sull’universo mondo per definire addirittura l’Agenda 2023. È quasi commovente».