Ora ci si mettono anche i giudici: inchiesta sugli ospedali lombardi. Salvini: li ha istigati Conte

26 Feb 2020 16:39 - di Mariano Folgori

Lo scontro tra il premier Conte e la Regione Lombardia si allarga. Dunque si aggrava. A gettare benzina sul fuoco sono i giudici con una sconcertante decisione. La Procura di Lodi ha infatti aperto un’inchiesta. Si parla di “inchiesta conoscitiva”  sulle dinamiche di diffusione del coronavirus e sulle procedure adottate negli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, dove questa notte i Nas dei carabinieri di Cremona hanno fatto un’ispezione. Inchiesta “conoscitiva” è una foglia di fico. Quando si muovono i giudici, è sempre da attendersi qualche guaio.

Lo “zelo” dei giudici di Lodi scuscita pertanto l’indignata reazione di Matteo Salvini.  Che alza il tiro su Conte. «Se fosse vera la notizia di un’inchiesta della Procura a carico degli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, dove stanotte i Nas di Cremona hanno fatto una ispezione, saremmo all’assurdo. Sarebbe il risultato delle insinuazioni del presidente del Consiglio. Medici, infermieri e volontari stanno rischiando in prima persona per proteggere tanti italiani: meritano protezione e ringraziamenti».

«Un’inchiesta sarebbe una follia», ha aggiunto il leader della Lega in una conferenza stampa al Senato. Conferenza sul “piano straordinario a sostegno di turismo e cultura”. Salvini era  con Gian Marco Centinaio e Lucia Borgonzoni.  «Se ci fosse inchiesta aperta per chi sta rischiando per salvare vita cittadini non avrebbe senso tutto quello che stiamo facendo».

Conte ha accusato ieri l’ospedale di Codogno di comportamento “inappropriato” «Non possiamo prevedere l’andamento del virus.  È chiaro che c’è stato un focolai. E che da lì si è diffuso. Ormai è noto, c’è stata una gestione a livello di una struttura ospedaliera non del tutto propria, secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo sicuramente ha contribuito alla diffusione. Ma al di là di questo continuiamo con la massima cautela e massimo rigore».  E Fontana s’è arrabbiato.

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  • roberto bassi 26 Febbraio 2020

    SIAMO ALL’ASSURDO PIU’ ASSURDO