“Roma torna Capitale”. Successo per la kermesse della Lega all’Eur. Salvini: “Sogno un’Italia diversa”

16 Feb 2020 19:28 - di Antonio Pannullo
roma torna capitale

“Roma torna Capitale”. E’ il titolo dell’evento della Lega all’Eur. Pienissimo il Palazzo dei Congressi di Roma all’Eur. Pochi simboli della Lega al centro congressi, mentre alcuni giovani militanti indossano una maglietta bianca di sostegno a Salvini: “io sto con Salvini, processateci tutti”. Quando è arrivato al palazzo dei congressi Matteo Salvini è stato salutato da applausi e selfie con la gente che ha riempiva la struttura. Sul palco del Palacongressi con Matteo Salvini, Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Ad aprire la kermesse l’inno di Mameli, cantato a squarciagola dal pubblico che riempie tutta la struttura dell’Eur e ha tributato al leader della Lega una standing ovation.

Roma avvilita dai grillini

A piazza Santi Apostoli, detto per inciso, c’era il penso flash mob delle sardine. Poche centinaia. “Le sardine ci sono o ci fanno? Abolire i Decreti Sicurezza significa togliere soldi, poteri e competenze a Sindaci e Forze dell’Ordine, oltre che dimezzare la forza e gli uomini dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia. Forse qualcuno tifa per mafiosi e delinquenti?”, si è chiesto Matteo Salvini.

“Quello che mi dimostra questa sala e la gente che è rimasta fuori è che noi vinceremo, è sicuro, noi vinceremo, è solo questione di tempo”. Così Matteo Salvini, parlando dal palco. Poi una frecciata alla Raggi: “Abito dalle parti della fermata della metro Barberini, che è guasta, si fermano i cittadini, e allora mi domando a me mi mandano a processo per sequestro dei migranti, e allora perché non la processano per sequestro di cittadini?”. Salvini ha toccato molti argomenti. “La Ue? Per me vengono prima gli italiani, non si tratta di essere euroscettici, ma si tratta di non essere dei pirla, pagare per un servizio che non c’è”.

Fate la spesa nelle botteghe

“Anche fare la spesa in una bottega e meno in una piattaforma americana è un atto politico, la bottega paga le tasse qua, la multinazionale vai a vedere”. E sugli stranieri: “E’ ora di smetterla con i non italiani al pronto soccorso, alla terza volta che ti presenti paghi”. “Ci sono – aggiunge – donne che si sono presentate per sei volte per una interruzione di gravidanza”. E poi ha detto: “Io sogno una Roma diversa, una Milano diversa, una Italia diversa, fondata su lavoro, bellezza e ricchezza”. Così Matteo Salvini ha concluso l’evento.

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