Romolo e Remo – Roma
8 Feb 2020 0:01 - di Redazione
Romolo e Remo
Via Pannonia, 22/26 – 00183 Roma
Tel. 06/77208187
Sito Internet: www.romoloeremo.it
Tipologia: romana / pizza
Prezzi: antipasti 9/12€, primi 8/10€, secondi 9/15€, dolci 4/5€
Prezzi: antipasti 9/12€, primi 8/10€, secondi 9/15€, dolci 4/5€
Giorno di chiusura: mai
OFFERTA
Il nome non lascia spazio a dubbi circa la natura della proposta gastronomica di questa verace trattoria posta nei pressi di Porta Metronia, che in realtà non si limita solamente ai piatti di indole romanesca, ma prevede pure la pizza, ovviamente bassa, alla moda romana. Un menù piuttosto vasto, integrato da alcuni piatti del giorno scritti sulle lavagne a muro, che purtroppo alla prova dei fatti ci ha lasciato alquanto delusi, anche se la presenza della vaschetta con peperoncino a pezzetti su ogni tavolo, ci aveva messo in allarme. Siamo partiti con un supplì discretamente fritto, ma con la mozzarella per nulla filante, a cui abbiamo fatto seguire una serie di preparazioni davvero approssimative. Ci riferiamo agli spaghetti con le telline, talmente piccanti da nascondere il sapore dei frutti di mare, e soprattutto ai rigatoni alla carbonara, di una consistenza davvero inusuale, ci verrebbe da dire gommosa, elastica, proposti con un uovo troppo cotto a mo’ di frittata e con il guanciale tagliato grossolanamente; leggermente meglio è andata con le fettuccine al ragù, anche se il condimento non aveva l’intensità di sapore che la ricetta prevede. Non è andata meglio con i secondi, eccezion fatta per il buon pollo con i peperoni: le polpette alla romana, infatti, erano troppo speziate e piccanti, mentre il baccalà con i ceci era stoppaccioso.
Il nome non lascia spazio a dubbi circa la natura della proposta gastronomica di questa verace trattoria posta nei pressi di Porta Metronia, che in realtà non si limita solamente ai piatti di indole romanesca, ma prevede pure la pizza, ovviamente bassa, alla moda romana. Un menù piuttosto vasto, integrato da alcuni piatti del giorno scritti sulle lavagne a muro, che purtroppo alla prova dei fatti ci ha lasciato alquanto delusi, anche se la presenza della vaschetta con peperoncino a pezzetti su ogni tavolo, ci aveva messo in allarme. Siamo partiti con un supplì discretamente fritto, ma con la mozzarella per nulla filante, a cui abbiamo fatto seguire una serie di preparazioni davvero approssimative. Ci riferiamo agli spaghetti con le telline, talmente piccanti da nascondere il sapore dei frutti di mare, e soprattutto ai rigatoni alla carbonara, di una consistenza davvero inusuale, ci verrebbe da dire gommosa, elastica, proposti con un uovo troppo cotto a mo’ di frittata e con il guanciale tagliato grossolanamente; leggermente meglio è andata con le fettuccine al ragù, anche se il condimento non aveva l’intensità di sapore che la ricetta prevede. Non è andata meglio con i secondi, eccezion fatta per il buon pollo con i peperoni: le polpette alla romana, infatti, erano troppo speziate e piccanti, mentre il baccalà con i ceci era stoppaccioso.
AMBIENTE
All’insegna della semplicità, con vasto uso di legno come nelle trattorie di una volta. Nel complesso piacevole, considerata la tipologia di locale.
SERVIZIO
Cortese ed efficiente, con alcune attenzioni che non ti aspetti, come il cambio dei bicchieri per il vino al cambio di colore della bottiglia scelta.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net