Se cercate razzisti li trovate a Strasburgo. Sassoli contro l’Italia

27 Feb 2020 6:00 - di Francesco Storace

Si dirà: ma vogliono tutelarsi. A spese della rappresentanza italiana? Magari bloccando anche chi prende il volo da Milano proveniendo dal Centrosud d’Italia?

Una decisione schifosa: basterebbero una trentina di tamponi per individuare se qualcuno è stato colpito senza saperlo. Invece, si dà addosso agli italiani.

Nel nostro Parlamento si consente di non andare in aula a deputati e senatori che sono in una delle undici città oggetto del blocco totale previsto dal decreto Conte. E non da tutte e quattro le regioni.

In Europa, invece, siamo alla barzelletta. I nostri rappresentanti del nord dovranno parlare in dialetto meridionale per non farsi individuare subito dalla polizia sanitaria? Ma in che mondo ci tocca vivere se Italia diventa sinonimo di malattia… Abbiamo rifiutato di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina e il contrappasso invece si abbatte inesorabilmente su di noi, sui nostri rappresentanti.

Non è decoroso per l’Italia. Non è dignitoso per gli italiani. E farebbero bene tutti i deputati delle altre regioni della nostra Nazione a voltare le spalle alla presidenza dell’assemblea in segno di solidarietà con i loro colleghi indicati come potenziali untori.

In pratica ci trattano da appestati. Sono razzisti

Ormai siamo trattati da appestati.

L’alternativa è aspettare il momento in cui toccherà agli altri Stati membri dell’Unione Europea, quando Sassoli vedrà frantumare ogni convocazione dell’Assemblea perché ci sarà il deserto. Non si pensi di poter riservare un trattamento del genere solo ai nostri deputati di quelle regioni.

Figuriamoci che cosa stanno facendo a tutti i cittadini. Davvero è da chiedersi che cosa stia combinando la diplomazia italiana. La Russia e l’Arabia Saudita sconsigliano i viaggi da noi. L’Olanda indica come luoghi da non frequentare non solo gli undici comuni isolati, ma anche – chissà perché – Roma e il Lazio. L’Iraq controlla tutti i passeggeri italiani. Il Kuwait sospende i voli dall’Italia, Giordania e le Seychelles ci chiudono direttamente gli aeroporti. E persino El Salvador. Tutto il mondo è Mauritius.

C’è dalle parti di Roma qualcuno che abbia ancora un po’ di orgoglio nazionale e di dignità da sbattere in faccia al mondo? Conte la smetta di attirare le telecamere presso la protezione civile, recuperi un contegno, cerchi di recuperare credibilità internazionale se ci riesce.

E’ intollerabile sentirsi trattati come se fossimo lo zimbello del pianeta. Wuhan non è in Italia.

Commenti

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  • NESTORE 27 Febbraio 2020

    La solita becera cultura COMUNISTA.

  • FAUSTO 27 Febbraio 2020

    La falce ed il martello non sono ancora stati debellati. Non eiste più l’URSS in Russia ma esiste nel resto del mondo. Povera Italia e poveri noi. Ribelliamoci non solo a parole. io ho quasi 90 anni. tocca ai giovani

  • rita del conte 27 Febbraio 2020

    MA CON QUEL MINISTRO DEGLI ESTERI, IL GUAGLIONCELLO DI POMIGLIANO CHE LOTTA CONTRO IL “VAIRUS”, COSA POTEVAMO ASPETTARCI ?

  • Amerigo 27 Febbraio 2020

    Per il viscido & vomitevole Sassoli, importante è che non siano rappresentanti del governikkio italiano…No?

  • Augusto 27 Febbraio 2020

    Che cosa ti aspetti da un comunista come lui

  • FrancoPrestifilippo 27 Febbraio 2020

    Mancava solo il bravo Sassoli ! Forse pensava di essere su ” Scherzi a parte” !!!!!

  • Silvia Toresi 27 Febbraio 2020

    I peggiori nemici dell’Italia sono proprio certi Italiani .

  • Mauro collavini 27 Febbraio 2020

    Cerchiamo di non essere ipocriti. Gli europei fanno solo quello che avremmo dovuto fare noi verso tutti coloro che provenivano dall esterno. I ns. Incapaci governanti non lo hanno fatto e adesso. Il virus si è propagato.

  • Gianmarco Calderoni 27 Febbraio 2020

    Sassoli… basta la parola! Quando il pdioti annusano l’aria del mare del nord, si dimenticano di essere “nati in Italí”… potere degli Euro…

  • Giuseppe Costantini 27 Febbraio 2020

    Capisco che sia un’azione preventiva ma da qui a bloccare tutto parlamentari provenienti da queste regioni significa che, di fatto, le eventuali decisioni che saranno prese, sono approvate anche in assenza di coloro che dovrebbero essere interessati al problema.
    Questa si chiama “DISCRIMINAZIONE”.
    Si potrebbe aggirare il problema programmando oppurtunatamente le sedute in modo da dare a tutti la possibilità di partecipare.
    Purtroppo non è questo lo scopo di questa CE.