Tasse, ecco l’elenco delle spese che il fisco controlla di più: dalle auto alle visite specialistiche
Tasse, l’incubo continua. Controlli sempre più serrati e guerra agli evasori fiscali. Ma chi sono i contribuenti più controllati? E quali sono le spese che rientrano nel mirino dell’Agenzia delle Entrate?
Le tasse, i liberi professionisti e i lavoratori dipendenti
Come sottolinea laleggeertutti.it, tutti i contribuenti possono essere soggetti ai controlli fiscali. Ma secondo i numeri, con maggiore probabilità sono i professionisti i più sottoposti agli accertamenti fiscali. I redditi dei lavoratori dipendenti hanno già le tasse in busta paga, mentre i professionisti potrebbero anche non dichiarare i redditi reali.
L’elenco delle spese più controllate
Quali sono le spese più controllate? Si tratta di quelle spese che l’Agenzia delle Entrate considera troppo alte rispetto ai redditi dichiarati dal contribuente. In particolare:
1-Canoni di locazione di un immobile.
2-Auto di lusso.
3 -Assicurazioni auto
4-Viaggi.
5- Lavori di manutenzione dell’appartamento.
6-Visite specialistiche.
7-Mutuo per l’acquisto di un’immobile.
8- Smartphone.
9- Abbonamenti.
10-Collaboratori domestici.
11-Centri benessere e cura della persona.
12-Ristoranti.
Con quali strumenti si controlla
Gli strumenti utilizzati dall’Agenzia delle Entrate sono per le tasse:
1) Il redditometro.
2) Il risparmiometro.
3) I controlli incrociati tra giacenze e movimenti di conto corrente con i redditi e i patrimoni dichiarati dal contribuente stesso.
Le armi poderose per le tasse
L’Agenzia dispone di armi poderose. Sono rappresentate in massima parte dalla mole di dati e informazioni che il Fisco raccoglie e conserva su ogni tipo di soggetto economico. Si va dalle persone fisiche alle imprese ai lavoratori autonomi. I dati gli consentono, in base al tipo di attività esercitate, di “mirare” efficacemente le categorie da mettere sotto la lente. E si arriva a individuare i casi specifici che sono poi posti sotto controllo e verifica fiscale. Quindi, si aggira il fantasma delle tasse.
Le spese che non sono conformi alle proprie entrate possono far scattare un campanello d’allarme, anche per chi non è un libero professionista.