“Tutti pazzi per Giorgia”. Le Monde spiega il fenomeno Meloni ai francesi

7 Feb 2020 14:03 - di Redazione
Le Monde elogia Meloni

Dotata “di un tasso di simpatia record”, Giorgia Meloni “è l’oggetto da mesi di un interesse crescente in Italia e all’estero”. A scriverlo è Le Monde, in un lungo ritratto dedicato “alla popolare Meloni” che “riesce a far esistere il suo partito all’estrema destra malgrado la Lega”.

Le Monde: “Un’ascesa sorprendente”

“In questo momento tutti la vogliono”, scrive il quotidiano ricordando la sua apertura della National Conservatism Conference a Roma e la sua partecipazione al National Prayer Breakfast a Washington. “L’irruzione in primo piano” della leader di FdI “ha qualcosa di sorprendente”, nota il giornale. Ma se qualcuno pensava che l’ascesa di Matteo Salvini l’avrebbe condannata a un ruolo minore, “oggi nessuno si pone più la questione”: “Giorgia Meloni ha conquistato il suo spazio politico”.

“Meloni sembra complementare a Salvini”

A spiegare l’ascesa della leader di Fratelli d’Italia, che ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi, è prima di tutto “una certa forma di coerenza politica”, scrive il quotidiano, ricordando che Fdi ha scelto di non entrare nel governo di coalizione fra Lega e M5S. Così “i postfascisti hanno avuto agio a denunciare un’intesa contro natura con un movimento estraneo alle tradizioni della destra”. Una costanza che secondo i sondaggi d’opinione ha pagato, rivolgendosi “ai delusi della Lega e a battaglioni di transfughi della destra moderata”. Per ora l’elettorato di Lega e Fdi sembra complementare, continua il giornale, ricordando come il partito di Giorgia Meloni sia forte al Sud dove la Lega non riesce a prendere radice.

Ma andrà sempre così? Le Monde cita lo storico Giovanni Orsina. Secondo il professor Orsina, l’attuale gerarchia fra Salvini e Meloni è chiara e potrebbero governare assieme. Tuttavia, “se la Lega scende mentre Fratelli d’Italia continua a salire, allora sarà molto complicato, per l’uno come per l’altra”.

Commenti

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  • Marco Emanuele Bruno 8 Febbraio 2020

    Io sono due volte che voto la Meloni (quando ancora lo facevano in pochi), e questo a prescindere dalla sua collocazione politica (di estrema destra). Quello che me l’ha sempre fatta amare è il suo non darsi troppe arie, il suo buon senso, la sua appena accennata vis polemica e la sua simpatia. Sono proprio contento che altri elettori si stiano accorgendo di lei. Unico neo: la sua posizione sulla cannabis che, a mio avviso, andrebbe liberalizzata e non demonizzata e perseguita come propugna Salvini. Spero ci rifletta su e cambi idea. L’alcool, che è legale, causa molti più disastri. Per il resto le auguro un florido futuro.

  • DOMENICO CARLO VACCA GRAFFAGN 7 Febbraio 2020

    Mi stupisco come Le Monde possa fare un ritratto veritiero e molto onesto di Giorgia Meloni che potrebbe, tranquillamente, essere accostata a Marine Le Pen.
    Sono anch’io del parere che Giorgia Meloni potrebbe entrare in un governo con Salvini e Berlusconi e apportare le sue capacità che sono parecchie in camp diversi.

  • Cecconi 7 Febbraio 2020

    Gentili Signore e Signori della Redazione,

    siamo solo all’inizio. Il bello deve ancora venire. Immagino le espressioni inebetite degli esponenti della sinistra tutta con questo ulteriore riconoscimento da parte di Le Monde.
    Ad un altro riconoscimento internazionale è previsto un suicidio di massa da parte di costoro che parlano sempre, ovviamente a vanvera senza mai riuscire ad azzeccarne una che è una, di mancanza di appeal di FdI e i suoi esponenti tutti, nessuno escluso, in Europa come nel mondo.

    Anche questa volta “gli ha detto maledettamente male”. Per non parlare dei media mainstream audio-video e carta stampata. E io godo. Ma pure tra le fila dei nostri alleati non riesco a scorgere visi felici. Strano? No.

    P.S. il 15% non è molto lontano.