Basta con questi improvvisati al Parlamento che ci espongono a gravi pericoli
Applichiamo al Parlamento il principio di Schmitt. Stefano Folli, in un editoriale, ha ricordato un principio di Carl Schmitt che ben si adatta alla condizione di confusione e incertezza che stiamo vivendo a causa delle incredibili lacune di questo governo. Secondo Schmitt, “sovrano è chi decide sullo stato di eccezione”. Ma in Italia, chi decide sullo stato di eccezione? E’ un problema serio, che si pone di fronte all’inefficienza di un governo che vuole decidere per tutti, senza essere nemmeno in grado di farlo in maniera chiara e tempestiva.
In Parlamento la peggiore classe dirigente di sempre
Conte è un personaggio modesto, un miracolato finito per caso in base a meccanismi demenziali a guidare prima un governo, poi un altro di orientamento diverso. Ma tutta la composizione di questo esecutivo ha un che di farsesco. Siamo di fronte a una classe dirigente, la peggiore che ci sia mai stata alla guida della Repubblica, che deve governare la più grave emergenza dal secondo dopoguerra.
L’esecutivo sta svendendo l’Italia
Gli esempi si sprecano. Pensare che da personaggi come la Castelli o come la Catalfo dipendano i destini lavorativi degli italiani dà i brividi, e lo stesso vale per un Di Maio agli Esteri che fa lo steward ai cinesi, ai quali svende il Paese e via elencando. Senza dimenticare Speranza e Boccia, perché il monopolio degli incapaci non è solo dei grillini. Ed allora di fronte a questa incapacità è necessario rivalutare il ruolo del Parlamento, perché lo stato di eccezione deve essere avallato da un organismo democratico e rappresentativo.
Sia il Parlamento ad avallare lo stato di eccezione
Certo anche in Parlamento c’è gente improponibile, se solo pensiamo alla Taverna no-vax che è vicepresidente del Senato. Roba da matti! Ma il funzionamento del Parlamento è anche una garanzia di qualità delle decisioni. Benché nel Parlamento ci sia molta gente incapace, ci sono anche persone capaci e responsabili, dotate di esperienza. Applichiamo, allora, il principio di Schmitt. Facciamo sì che sia il Parlamento ad avallare lo stato di eccezione, che certamente tale è. Basta con questi improvvisatori che offendono la dignità dell’Italia e che hanno esposto il Paese a gravi pericoli.