Con il gioco delle tre carte Conte trasforma i sindaci in carne da macello

30 Mar 2020 6:00 - di Francesco Storace

Da oggi, ci sarà la corrida presso gli uffici dei sindaci. E se qualcuno oserà dire a chi chiede conto dei pacchi o dei buoni promessi dal premier che ancora non c’è nulla, altro che assembramenti e coronavirus.

Pazzi, siete dei pazzi ad esporre in questa maniera i primi cittadini. Con la beffa che se davvero dovessero invece spendere i miliardi di cui cianciate poi resterebbero senza euro per il resto delle attività amministrative a cui i comuni sono tenuti. I rifiuti, la casa, l’illuminazione, la viabilità, i lavori pubblici, gli stipendi dei dipendenti, tutto.

Si è creata di nuovo un’aspettativa enorme. Ogni volta che Conte parla agli italiani, li mette in fibrillazione. Li fece assaltare i treni, poi toccò ai supermercati, ora sarà la volta dei municipi. A meno di robusti cordoni di poliziotti ai quali toccherà frenare i bollori di gente povera quasi come loro.

Un spot del premier per creare illusioni

Aveva il dovere morale, il premier, di dire che non sono soldi in più anziché creare illusioni. Il solito spot senza che nessuno possa capire ancora come saranno individuati i potenziali beneficiari dei provvedimenti annunciati. Con la complicità del presidente dell’associazione dei comuni. il sindaco di Bari De Caro, del Pd, che ha fatto da valletto nelle comunicazioni di Conte.

Poi, l’altro trucco svelato da Giorgia Meloni: “Il presidente del Consiglio ha fatto credere agli italiani di aver ricoperto i Comuni di miliardi di euro ma è una bugia colossale: i 4,3 miliardi annunciati ieri sera non sono altro che la liquidazione anticipata del Fondo di solidarietà comunale. Una cosa già fatta a marzo 2019, senza emergenza coronavirus. Nessun intervento straordinario: parliamo di soldi già dovuti, già presenti nei bilanci comunali e impegnati dai sindaci”.

Siamo alla strategia dell’imbroglio conclamato. Auguri ai sindaci, che da oggi faranno bene a restare in casa pure loro, ma per evitare di fare brutti incontri con chi è stato preso in giro da Giuseppe Conte. No, il nostro popolo non merita di essere sfottuto da chi lo guida in questa maniera indegna.

Con le tre carte giocaci in bisca, non a palazzo Chigi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Cecconi 30 Marzo 2020

    Storace,

    le posto l’intervento di q1uesta mattina del Professor Mario Baldassarri che lei conosce bene come lo conosce Giorgia Meloni.

    Le chiedo cortesemente di girarlo a Giorgia Meloni in quanto vi ho riscontrato almeno due più che ottimi suggerimenti da proporre sia in Italia che per la stessa UE.
    Io non saprei come fare.

    https://www.radioradicale.it/scheda/602045/capire-per-conoscere

    Cordiali saluti.

  • Mario Salvatore Manca 30 Marzo 2020

    Conte… barone o barone Conte?

    Scusatemi la battuta, non so se sia il momento, ma mi viene facile il gioco di parole, perciò Vi chiedo di concedermi la digressione.