Conte: «Resteremo ancora a casa, blocco totale prorogato. Le scuole continueranno a restare chiuse»
Gli studenti non rientreranno in classe i primi di aprile. Era nell’aria, viviamo un momento cruciale. Ora arriva la conferma di Conte. «È chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso non potranno che essere prorogati alla scandenza. Sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola ». Il presidente del Consiglio lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera.
Conte: «Non possiamo tornare subito alla vita di prima»
«Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando. Ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima», specifica Conte.
«Ora non diciamo di più»
«Al momento non è ragionevole dire di più. Ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza», ribadisce il premier.
Le sanzioni penali per chi trasgredisce
«Bisogna usare il buonsenso e agire tutti con la massima consapevolezza. Le sanzioni penali per chi trasgredisce ci sono e verranno applicate in modo severo. Sono d’accordo con quei sindaci che hanno chiuso anche le ville e i parchi. Una cosa è fare attività sportiva un’altra è trasformare i luoghi pubblici in punti di assembramento, cosa inammissibile. Al momento», dice Conte, «non sono previste altre misure restrittive di largo respiro. Ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire».
Il tweet di Conte sull’Europa
Poi un tweet. «L’Europa batte un colpo! Forte, sonoro, adeguato alla gravità dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la Bce», scrive commentando il nuovo programma di acquisto d attività temporaneo lanciato dalla Bce per contrastare i rischi della pandemia del coronavirus sulla politica monetaria e il futuro dell’area Euro.