Coronavirus, anche il Vaticano si blinda: piazza San Pietro e Basilica offlimits fino al 3 aprile
Non più solo l’Angelus “in streaming”. Per arginare il rischio di contagi da coronavirus la Santa Sede si adegua alle misure italiane e blinda piazza San Pietro e la Basilica, almeno fino al 3 aprile. A darne l’annuncio è stato il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
Piazza San Pietro e Basilica chiuse, aperta la farmacia
“In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane – ha spiegato Bruni – oggi sono state adottate alcune ulteriori misure volte ad evitare la diffusione del coronavirus. Dalla giornata odierna la Piazza e la Basilica di San Pietro restano chiuse alle visite guidate e ai turisti“. Resteranno invece aperte, come del resto avviene su suolo italiano, la farmacia e il supermercato dell’Annona. Esattamente come da quest’altra parte del Colonnato, però, gli ingressi saranno contingentati. Chiusi, invece, gli altri esercizi commerciali e alcuni servizi, benché di base. Dunque, una stretta ben più decisa di quella messa in campo domenica scorsa, quando in piazza sono comparsi i maxi schermi per l’Angelus.
Vaticano blindato almeno fino al 3 aprile
“Sempre da oggi, in via precauzionale – ha proseguito il portavoce vaticano – resteranno chiuse l’unità mobile delle Poste Vaticane in Piazza San Pietro, i due punti vendita della Libreria Editrice Vaticana, il Servizio Fotografico de L’Osservatore Romano, che rimarrà comunque accessibile online, e il magazzino di abbigliamento”. Inoltre, “la mensa per i dipendenti sarà chiusa al pubblico da domani, quando invece sarà attivato un servizio di consegna pasti su richiesta delle diverse realtà ed enti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”. “Tali misure – ha concluso Bruni – resteranno in vigore, salvo nuove indicazioni, fino al 3 aprile”.