Coronavirus, Burioni: «Dalle mani alle maniglie ai vestiti: ecco la verità sul contagio»
«I dati non consentono ottimismo, ancora non si vedono segni chiari di rallentamento, le misure devono essere mantenute e tutti i cittadini devono rendersi conto che non siamo davanti a una brutta influenza, ma a qualcosa di molto più pericoloso. È il momento di tenere duro». Roberto Burioni su Twitter torna ad avvertire avvertire i cittadini e a metterli in guardia sull’emergenza coronavirus. E sulla chiusura delle scuole è chiaro: «Molti stanno usando l’assenza di evidenze per contestare la misura che chiude le scuole. Sfido chiunque a trovare una pubblicazione su come prevenire la diffusione di un virus comparso pochi mesi fa sulla faccia della Terra».
Coronavirus, Burioni smonta le fake news
Roberto Burioni, poi, in una lunga intervista rilasciata a Il Tempo smonta una delle fake news più rimbalzate sulla rete: «È falso che questo virus possa resistere un tempo molto lungo sugli oggetti. Però è vero che questo virus resiste sugli oggetti e sui tessuti per un tempo sufficiente a che uno si starnutisca su una mano, tocchi una maglia e poi un altro tocchi quella maniglia e si infetti». Per Burioni la soluzione è solo una: lavarsi molto spesso le mani ed evitare di toccarsi naso, occhi e bocca.
Coronavirus, i consigli
Burioni spiega poi che quando dobbiamo starnutire dobbiamo farlo in un fazzoletto di carta che poi va subito gettato. Se non lo abbiamo bisogna “starnutire nell’angolo del gomito”. Ma la cosa più importante è evitare i luoghi affollati. «Il virus si trasmette attraverso il contatto tra le persone. Bisogna stare ad almeno un metro, un metro e mezzo dalle altre persone. I luoghi affollati sono i posti dove questo virus si può trasmettere con grande efficienza».
Burioni: «Dove c’è il contatto il virus si trasmette»
Quindi, prosegue Burioni: «No ai luoghi affollati, no alle partite, no agli spettacoli, no ai concerti». Anche le discoteche «sono luoghi dove il virus può diffondersi con grande facilità». A chi gli chiede se è sicuro stare all’aperto o andare a cena nei ristoranti, il virologo risponde in modo chiaro: «Dove c’è contatto umano il virus si trasmette. Poi ognuno può far quel che vuole, la cosa migliore in questo periodo è starsene un po’ a casa». Sugli anziani Burioni concorda con le raccomandazioni fornite dal governo ovvero “uscire soltanto per le cose indispensabili”. Il virologo conclude: «il consiglio che darei a tutti è quello di non sottovalutare questa emergenza».
“Molti stanno usando l’assenza di evidenze per contestare la misura che chiude le scuole. Sfido chiunque a trovare una pubblicazione su come prevenire la diffusione di un virus comparso pochi mesi fa sulla faccia della Terra” @ProfLopalco
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 4, 2020