Coronavirus, da Napoli cauto ottimismo: un farmaco antiartrite funziona coi malati gravi
La parola d’ordine è essere cauti per non generare false speranze su come combattere il coronavirus. Da Napoli arriva una buona notizia. Un farmaco antiartrite funziona sui malati di Covid-19 affetti anche da polmoniti severe. A Napoli due pazienti del Cotugno hanno mostrato miglioramenti in appena 24 ore. La prima ad utilizzare il farmaco è stata la Cina su 21 pazienti. Per la prima volta ora è somministrato in Italia in casi di coronavirus. Sulla scorta di questi primi elementi «si sta valutando la possibilità di trattare altri malati in condizioni critiche». E così mentre le stime che arrivano per fine mese sono apocalittiche, da un’altra parte arrivano segnali di speranza.
Coronavirus, il farmaco usato in Cina
Il farmaco è stato somministrato sabato a due pazienti ricoverati al Cotugno. I due pazienti sono affetti da polmonite severa da Covid 19. «E già a distanza di 24 ore dall’infusione sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti. Soprattutto in uno dei due pazienti. Che al suo arrivo in ospedale presentava un quadro particolarmente critico».
L’annucio del Pascale e dei “Colli”
Ad annunciarlo è un comunicato emesso dall’Azienda ospedaliera dei Colli e dall’Irccs Fondazione Pascale di Napoli. «Due pazienti affetti da polmonite severa Covid 19 sono stati trattati con tocilizumab. Un farmaco off label anti interluchina 6 utilizzato nella cura dell’artrite reumatoide. Si tratta di un farmaco di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo trattamento con le cellule CAR-T».
Coronavirus, la collaborazione tra ospedali
La somministrazione è stata possibile grazie a una stretta collaborazione tra ospedali. Ovvero tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto. Insieme al virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi. Tra cui Wei Haiming. E il team composto da tutto il personale del Cotugno.
Ecco gli altri medici in prima linea
Team che ha visto in prima linea, tra gli altri, Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche. Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio. Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso. Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.
Incoraggianti miglioramenti
«Già a distanza di 24 ore dall’infusione, sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti. Soprattutto in uno dei due pazienti, che presentava un quadro clinico più severo». Spiegano Montesarchio e Ascierto. «Nell’esperienza cinese – aggiungono – sono stati 21 i pazienti trattati che hanno mostrato un miglioramento già nelle prime 24-48 ore dal trattamento. Che si effettua con un’unica somministrazione e che agisce senza interferire con il protocollo terapeutico a base di farmaci antivirali utilizzati».
«Unire le forze»
L’ottimismo è cauto per i direttori generali dell’Azienda dei Colli e del Pascale: «In un momento come questo – dicono Maurizio di Mauro e Attilio Bianchi – è di fondamentale importanza unire le forze. E le esperienze dei nostri migliori professionisti per potenziare al massimo il sistema sanitario regionale. Per dotarci di tutti gli strumenti necessari per fornire ai pazienti affetti da Covid-19 tutte le cure necessarie».
Questa notizia mi ha reso contento e sarei davvero felice se fossero i professionisti e le istituzioni ospedaliere di una regione del sud a venir a capo della situazione che ha preso una brutta piega. Non sono del sud Italia ma sarei comunque felice cha la scoperta risultasse vera per dimostrare all’universo mondo che la nostra nazione non è seconda alle altre. Che anche noi abbiamo delle vere eccellenze anche al sud per togliere la spocchia ai molti che si aggirano sia in Italia come in Europa e nel mondo.
Ripeto per me sarebbe una grandissima soddisfazione e, mi auguro, per tutti gli italiani.
Inoltre mi auguro che, se ciò avvenisse davvero, possa diventare la svolta storica delle risurrezione della nostra nazione in ogni ambito e che possa propagarsi nell’intero territorio nazionale.