Coronavirus, la riscoperta dei miracoli: Padre Pio e San Gennaro in cima alle preghiere
Ondata di spiritualità in Italia, a seguito del coronavirus. Come dimostrano le iniziative del Papa. Ma un ritorno di interesse verso il Sacro si registra in tutta Italia.
Una valanga di messaggi, di suppliche, di attese miracolistiche, si sta riversando, in questi giorni di emergenza per il coronavirus, verso la Puglia garganica, con un indirizzo ben preciso: il santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Metaforicamente preso d’assalto dai fedeli di tutta Italia, mentre la piccola cittadina è completamente svuotata e vi si respira un’atmosfera surreale.
Tante richieste di miracoli per Padre Pio
“Riceviamo richieste rivolte al santo in continuazione, non è esagerato dire ‘a valanga’… “, riferisce all’AdnKronos il portavoce dei frati cappuccini Stefano Campanella, direttore di Padre Pio Tv. “Ma qualcuno chiama anche solo per sincerarsi della salute dei religiosi, specie per quelli più anziani”.
Il santuario – non quello antico dove era Padre Pio né quello moderno progettato da Renzo Piano, ma quello storico intermedio costruito negli anni Cinquanta-Sessanta con la facciata bianca – resta comunque aperto per la preghiera personale, per i fedeli che desiderano comunque concedersi qualche istante di raccoglimento nel luogo sacro;
“poche in verità, perché – lamenta il portavoce – dalle norme varate non è esplicitato chiaramente che recarsi appositamente in chiesa per pregare sia fra le motivazioni consentite: chi lo fa, allora, preferisce farlo di passaggio, andando o tornando dalla spesa o dalla farmacia, come un ideale prolungamento del tragitto verso casa”.
I frati cappuccini, in ottemperanza alle disposizioni della Cei dopo il decreto varato dal Governo, celebrano le messe a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli. Tre volte al giorno, alle 7.30, alle 11.30, alle 18, tutte visibili su Padre Pio Tv nazionale e su Teleradio Padre Pio regionale, nonché online su Facebook. Oltre agli altri appuntamenti: la recita del rosario, la coroncina della Divina Misericordia, l’adorazione eucaristica, la Via Crucis in questo periodo di quaresima.
Anche a Napoli c’è fiducia in San Gennaro
Anche a Napoli ci si affida al Patrono per provare ad arginare l’emergenza coronavirus. Il Cardinale Crescenzo Sepe, nei giorni scorsi, si è rivolto a San Gennaro affinché aiuti l’Italia e Napoli. “Potente San Gennaro patrono e gloria immortale della nostra terra intercedi per noi e ottieni con tutti i medici santi la liberazione da questa epidemia”. Queste le parole pronunciate durante la messa celebrata per la prima volta negli studi di una televisione.
Intanto, ci si difende dal coronavirus anche con la scaramanzia. A Napoli anche San Gennaro indossa la mascherina. Il patrono della città partenopea è ritratto in un nuovo disegno a vico Belledonne e indossa la protezione contro il coronavirus. Si attendono sorrisi, più che miracoli.