Coronavirus, Nicola Porro: «Non so dove né quando me lo sono beccato. È brutto»
Nicola Porro racconta tutto. In un video “Ho il coronavirus”, entra nei dettagli. «C’è qualcuno, come il mio amico professore Ricolfi, che dice che è molto peggio di una brutta influenza. Ed è vero. È vero per quelli che sono negli ospedali e nelle rianimazioni, che non sono sufficienti».
Nicola Porro: spero di non ricoverarmi
«Ma io – avverte il giornalista – non voglio fare su me stesso una comunicazione alla “Grande Fratello”». No al «minuto per minuto, quanta febbre ho, quanta tosse ho, quanto ossigeno nel sangue. Spero che qualcuno non mi obblighi a ricoverarmi però la comunicazione deve essere laica, seria. Cioè ad alcuni prende come sta prendendo a me (e spero che non peggiori) ad altri invece sta prendendo veramente male. E su quello non si scherza».
«È molto facile trasmetterlo»
«Quindi un pochino più di responsabilità da parte di tutti quanti noi», afferma Nicola Porro. «Cerchiamo di capire che è molto, molto, molto facile trasmetterlo. Io ancora non ho capito chi cacchio e dove cacchiosia riuscito a beccarmi il coronavirus».
«I medici dello Spallanzani, bravi e rigorosi»
«La situazione è questa, cari amici commensali della zuppa. Mi sono beccato il virus. Ho fatto il tampone e risulta positivo. Quindi per i prossimi almeno 14 giorni dovrò stare in isolamento. Ovviamente lo faccio seguendo tutte le procedure che i medici dello Spallanzani, molto bravi e rigorosi, mi hanno spiegato. Verrò contattato dalla Asl», continua Nicola Porro. «Sarò sotto monitoraggio soprattutto per questa tosse che mi è improvvisamente arrivata insieme al virus». Il discorso del giornalista, infatti, è interrotto più volte dalla tosse.
Nicola Porro e gli ultimi 15 giorni
Poi sottolinea quanto il virus sia contagioso e ammette di non sapere quale possa essere la fonte del suo contagio. «Negli ultimi 15 giorni non mi sembra di aver fatto niente di particolarmente incasinato. Anzi sono stato piuttosto attento. Eppure il virus me lo sono beccato. E mi dispiace molto soprattutto per i colleghi, i tanti colleghi, con cui abbiamo lavorato a “Quarta Repubblica” che forse non si sono beccati il virus (me lo auguro) ma che si sono beccati la quarantena per 14 giorni». Per loro, «a parte la seccatura, è un problema da tutti i punti di vista. Quindi mi scuso con tutti quanti loro e mi spiace moltissimo».
“Quarta Repubblica” si ferma
«Detto questo è ovvio che “Quarta Repubblica” si fermerà almeno per due puntate», dice Nicola Porro. «Questa è l’era, altro che del metro di distanza, del kilobite di distanza. Un grande ringraziamento ai tanti che sono preoccupati per me. Non preoccupatevi. Non è retorica. Ci sono ben altre persone per cui preoccuparsi e bisogna preoccuparsi per persone che hanno una certa età e che conviene che con persone come il sottoscritto non siano mai in collegamento».
Sono veramente dispiaciuta x quanto capitato a Nicola Porro che considero persona estremamente corretta e professionale e gli auguro una rapida guarigione così da poter riprendere presto la sua normale vita familiare e giornalistica.Ci mancherà quarta repubblica in queste due settimane ma noi sostenitori siamo pronti a seguirla appena sarà possibile