Coronavirus, scuole e università chiuse. Anzi no, il ministro: «Non abbiamo ancora deciso»
Coronaviurs, chiusura di scuole e università. Anzi no, il ministro: «Non abbiamo ancora deciso». È giallo sulla decisione del governo. Prima fonti governative fanno sapere che l’esecutivo avrebbe disposto la chiusura immediata di scuole e università in tutta Italia fino a metà marzo. Poi però è arriva la precisazione del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a palazzo Chigi. “Nessuna decisione sulle scuole è stata presa, non c’è la chiusura al momento. Abbiamo chiesto al comitato tecnico-scientifico una valutazione, un parere se lasciare aperte le scuole o se chiuderle che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del paese in questo momento. Questa decisione arriverà nelle prossime ore”.
A questo punto, è lecita la domanda: ma qual è la vera emergenza? Fronteggiare il coronavirus o averci un governo con le idee tanto confuse? Perché è evidente che la diffusione di una notizia e poi, subito dopo, la sua smentita è segno evidente che nel governo non c’è accordo. E spaventa non poco il fatto che tale disaccordo si riferisce a una materia tanto delicata come la diffusione di una epidemia. Non appenaè arrivata la notizia della smentita del ministro dell’Istruzione a proposito della chiusura di scuole e università, i social i sono scatenati. «Dimettetevi», «Buffoni», «fate pace col cervello»: questi i commenti più benevoli. A chi è in mano l’immediato futuro della nostra salute?
Governo in piena confusione, fa diffondere una notizia che prima smentisce e poi semi conferma. Ha ragione Renzi quando sostiene che occorre uno che decide?