Coronavirus, Zaia avvia la sperimentazione del farmaco giapponese Avigan
Coronavirus, parte anche in Veneto la sperimentazione del farmaco giapponese Avigan (Favipiravir). Lo ha annunciato in diretta oggi Facebook il presidente della Regione Luca Zaia. «Sta girando un video di un farmaco giapponese, l’Avigan. L’Aifa ha dato l’ok alla sperimentazione, e verrà sperimentato anche in Veneto, spero che da domani si possa partire», ha sottolineato Zaia.
Il caso giapponese e il video del farmacista italiano
Fino a oggi in Giappone, dove l’epidemia è arrivata prima che in Italia, i contagiati sono in totale 1.007 con 35 morti. Un farmacista romano, Cristiano Aresu, 41 anni, che per lavoro va spesso in Giappone, ha postato un video da Tokyo, che riprendiamo dal sito 7Colli. «L’Avigan è un anti-influenzale fino a poco tempo fa venduto in farmacia: qui hanno scoperto che somministrato ai primi sintomi di coronavirus, accertati con il tampone, blocca il progredire della malattia nel 91% dei casi. Poco può fare invece in quelli più gravi e avanzati, quando il Covid-19 ha già danneggiato i polmoni — racconta Aresu al Corriere della Sera —. Hanno annunciato questa novità ai tg e poi è iniziata la distribuzione negli ospedali, previo appuntamento e tampone positivo. Qui non ci sono file al pronto soccorso e il risultato viene dato immediatamente. Così è anche un modo per monitorare la situazione di chi ha sintomi lievi».
Avigan, un farmaco usato per l’Ebola
In caso di mancato miglioramento «allora si procede con ulteriori accertamenti, anche con il ricovero». Sull’Avigan, o Favipiravir, prodotto dalla Fujifilm Toyama Chemical, c’è da settimane molta prudenza, sebbene giorni fa i suoi effetti positivi siano stati riconosciuti dagli scienziati cinesi che lo hanno testato a Wuhan e Shenzhen. E il titolo alla Borsa di Tokyo è volato a +15,42%.
Garattini prudente: “Non abbiamo dati certi sull’Avigan”
“In questi giorni si è parlato di questo nuovo farmaco contro l’influenza usato in Giappone, di origine russa, ma mai approvato in Europa”. Sulla sua efficacia contro Covid-19 “non abbiamo dati certi”. Lo afferma il farmacologo Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. Il farmaco Avigan* “pare sia attivo solo se dato nei primi momenti della malattia – spiega – ma poiché la maggioranza delle persone infette non ha sintomatologia e non essendoci dei soggetti di controllo nello studio, è difficile stabilire se ha funzionato il farmaco o se i pazienti avrebbero avuto in ogni caso una sintomatologia minore. Mancano dati certi”.