DIARIO DEL CORONAVIRUS/ Il governo ascolti le opposizioni: la democrazia non va in quarantena
10 Mar 2020 11:40 - di Maurizio Gasparri
Osservatorio Senato – diario del coronavirus
Difficile dire, stando all’opposizione, cos’altro fare. Il governo Conte ha toccato il fondo, mostrando un’incapacità gestionale della crisi da coronavirus francamente imbarazzante. Le fughe di notizie, con bozze di decreti diffuse in maniera irresponsabile, hanno seminato il panico. Le scene della stazione di Milano presa d’assalto le abbiamo viste tutti. Non è il momento della polemica, ma da questa emergenza si capisce che il Paese non può più stare oltre nelle mani di Conte e Casalino. Per responsabilità abbiamo votato il decreto sanitario e voteremo lo sforamento del deficit. Ma dobbiamo esigere che il governo ci ascolti. Devono capire che sono obbligati a farlo per il bene di tutti. Sappiamo da giorni che il collo della bottiglia è la questione posti in terapia intensiva. Le restrizioni vanno rispettate proprio per impedire di intasare gli ospedali. Vanno poi sospese le quotazioni di Borsa. Lunedì abbiamo assistito ad un disastro annunciato, con gravi danni al mercato e ai risparmiatori. Bisogna sospendere le quotazioni, altrimenti saremo preda di altre facili speculazioni che scattano proprio nei momenti del disastro. Il nostro contributo di idee e il nostro lavoro pratico è determinante. Se l’esecutivo ha poteri e doveri, il Parlamento rappresenta la Nazione. Per questo abbiamo garantito operatività all’istituzione, pur con le dovute cautele.
Coronavirus: la democrazia non può essere abolita
Funzionano aerei, treni, ospedali, negozi, stazioni dei carabinieri, questure, ministeri. La democrazia può subire regole più rigide, cosa evidente nelle emergenze, ma non può essere abolita, soprattutto se il governo appare allo sbando per palese incapacità. Un paese in emergenza non può stare nelle mani del primo che passa. Ecco perché la nostra funzione, anche dall’opposizione, è ancora più importante.
“Vanno poi sospese le quotazioni di Borsa. Lunedì abbiamo assistito ad un disastro annunciato, con gravi danni al mercato e ai risparmiatori. Bisogna sospendere le quotazioni, altrimenti saremo preda di altre facili speculazioni che scattano proprio nei momenti del disastro.”
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Del buon tacer non fu mai scritto. Continuo a domandarmi perché le persone vogliono continuare in modo assai superficiale da dilettanti allo sbaraglio di argomenti di cui ignorano anche le più ininfluenti conoscenze di base.
Sono più di 50 anni che mi pongo il problema e non sono ancora riuscito a comprendere le motivazioni eppure i parlamentari avrebbero già dovuto prendere atto già da molti decenni che i votanti sono molto evoluti in fatto di conoscenza profonda delle varie materie trattate. Mah…………