Ecco perché la Russia di Putin sta contenendo la crisi. Al contrario dell’Europa
Ue senza vergogna. Ora attacca la Russia. Non solo è stata ed è incapace di gestire l’emergenza da coronavirus ma cerca di difendersi diffamando gli altri. Come ha sempre fatto peraltro. Ai tempi della Brexit la Ue non si è interrogata sul perché Londra avesse preso una decisione così grave. No, si è limitata a violenti attacchi contro governo e popolo inglese, perché avevano liberamente scelto di andarsene. Ora è lo stesso: non solo non aiuta l’Italia, che è uno dei membri più antichi di questa specie di associazione commerciale filo-tedesca, ma riesce anche a sprecare soldi e risorse per attaccare la Russia.
La Ue odia la Russia perché non soggiace ai suoi diktat
Perché la Ue odia la Russia? Perché a differenza di Bruxelles, Mosca è stata capace di correre ai ripari prima che la Ue capisse cosa stava accadendo. E poi perché Mosca non soggiace ai diktat della Ue, come invece deve fare l’Italia. Ecco che sta facendo la Ue, come spreca i soldi. Da quando la Covid-19 ha iniziato a diffondersi sul territorio dell’Ue, “abbiamo notato che un aumento della disinformazione proveniente da fuori Ue, tra l’altro dalla Russia, o da provider che sono basati in Russia o almeno legati a fonti pro-Cremlino”.
Bruxelles piagnucola: dalla Russia false informazioni…
Lo spiega il portavoce del Seae, tale Peter Stano, a Bruxelles alla stampa. “Dall’inizio dell’epidemia di Covid-19 – continua – abbiamo notato un aumento del numero di disinformazione e di informazioni fuorvianti, e di informazioni sbagliate, in circolazione. Da parte nostra, l’Ue ha una sua unità che monitora questa propaganda e disinformazione che arriva da fuori dall’Ue”. Capito? Stanno “Monitorando” anziché agire. Prima l’Italia uscirà dalla ue meglio sarà.
La Ue non sopporta il suo ennesimo fallimento, laddove la Russia si è mossa meglio. E allora la diffama. Come ha fatto quando sosteneva la Clinton contro Trump, andandoci a sbattere il muso di nuovo. La verità, e la Ue lo sa, è che la Russia è stata molto più intelligente dei cervelloni di Bruxelles. Ha capito subito cosa stava accadendo in Europa e ha preso quelle misure che la Ue non ha avuto il coraggio di prendere. Così come ha assassinato la Grecia, Bruxelles ora vorrebbe assassinare l’Italia.
La Russia sta riuscendo a contenere i contagi
La Russia è riuscita a contenere i contagi, ma il numero di casi di Covid-19 confermati in Russia è salito a 147, dai 114 di ieri. Lo ha reso noto la task force istituita dal governo per gestire l’emergenza. Fino a ora in Russia non sono stati registrati decessi. A Mosca i casi di contagio sono 31. A partire da lunedì e per le prossime tre settimane le scuole rimarranno chiuse in tutto il Paese.
Tutta una serie di misure contro la crisi
Tuttavia la diffusione dell’epidemia di coronavirus in Russia “è sotto controllo malgrado l’elevato rischio”, secondo il presidente Vladimir Putin. “Siamo stati in grado di contenere la penetrazione e la diffusione su larga scala” della pandemia, ha aggiunto il presidente, in un intervento di fronte al suo governo, dopo aver ispezionato un nuovo centro aperto a Mosca per la gestione delle informazioni sull’emergenza. “Ai cittadini devono essere date tutte le informazioni di cui hanno bisogno”, ha precisato Putin.
In Russia sarà effettuato un test per il Covid-19 a chiunque sia rientrato, negli ultimi 14 giorni, da un Paese europeo e per chi ha solo fatto scalo in Europa in tale arco di tempo. Secondo la stessa disposizione, anche chi è tornato prima, entro un mese, e si è rivolto a un medico denunciando sintomi dell’influenza sarà sottoposto al tampone per il nuovo coronavirus. Mosca pochi giorni ha annunciato la chiusura delle frontiere agli stranieri.
L’Arbidol? E’ solo una delle tante bufale
Rigore e prudenza, dunque, cosa che la Ue non è stata in grado di fare. E non c’entra l’Arbidol, il presunto farmaco anti-coronavirus, i cui effetti non sono stati provati a livello scientifico. Questa medicina in vendita in Russia, è stato dimostrato, è solo una bufala. Lo hanno dimostrato Le iene in una delle loro inchieste. L’Arbidol o Umifenovir – approfondiscono Le Iene – è un comune antinfluenzale sviluppato in Russia, che dovrebbe curare tra l’altro le infezioni virali respiratorie acute. Un farmaco di cui però, nel 2007, lo stesso Comitato Formulario dell’Accademia Russa di Scienze Mediche, consigliava il ritiro dai prontuari, in quanto obsoleto e con efficacia non dimostrata.