Giorgia Meloni a Conte: «Subito mille euro sul conto corrente degli italiani che sono in difficoltà»

31 Mar 2020 9:43 - di Fulvio Carro
Giorgia Meloni

Mille euro subito sul conto corrente degli italiani rimasti senza lavoro e senza reddito, che hanno difficoltà anche per fare la spesa. È una delle proposte, di effetto immediato, che la presidente di Fdi Giorgia Meloni ha trasmesso in una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «dal quale», ha spiegato Meloni ospite di “Non stop news su Rtl 102.5”, «ci aspettiamo ora una risposta».

Giorgia Meloni: «Abbiamo un problema serio in molte zone d’Italia»

«La nostra», ha aggiunto, «è una proposta articolata, come abbiamo fatto fin dall’inizio di questa fase, per cercare di aiutare il governo. Noi abbiamo un problema serio in molte zone dell’Italia. Ci sono persone disperate che fino a ieri lavoravano e oggi non hanno i soldi per dare da mangiare ai propri figli. Questo non è degno di un Paese come l’Italia».

«Bisogna agire immediatamente»

«Io penso che il governo debba accreditare immediatamente, sul conto corrente di chi ne fa richiesta, mille euro. Questo provvedimento deve valere per chi ha perso il lavoro e parlo anche dei lavoratori autonomi. Va fatto immediatamente», ha ripetuto Giorgia Meloni. «I soldi stanziati dal governo, mi riferisco alla cassa integrazione in deroga e al contributo di 600 euro per i lavoratori autonomi, non verranno erogati prima della fine di aprile».

Giorgia Meloni: basta burocrazia

«C’è un problema di burocrazia che conosciamo bene», ha continuato la presidente di Fdi, spiegando perché a suo parere le risorse stanziate dal governo non arriveranno prima delle fine di aprile.«Per colpa delle burocrazia non ci possiamo permettere che la gente non abbia i soldi per mangiare o debba andare al supermercato con la social card. Se lo Stato con un click ti può prelevare i soldi dal conto corrente, con un click te li può accreditare. Quando sarà finita l’emergenza si potranno fare i controlli e vedere chi, a questi soldi, aveva diritto e chi no».

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