Giorgio Gori attacca la sanità lombarda. E pure il fratello medico lo smentisce: “È molto provato…”
“Non è all’altezza”. Attacco a testa bassa alla sanità lombarda da parte di Giorgio Gori. Sebbene abbia riconosciuto che il sistema si trova ad affrontare “una prova inimmaginabile”, il sindaco di Bergamo ha infatti sostenuto che la rete sanitaria territoriale “non è all’altezza”.
L’attacco di Gori alla sanità lombarda
“Qui in provincia abbiamo un deficit che riguarda la sanità del territorio, che non è confrontabile con quella di Veneto e Emilia Romagna. Purtroppo ora ne abbiamo la prova”, ha detto Gori, in un’intervista al Messaggero. In particolare, per Gori, “la struttura dei medici di medicina generale, che è il primo baluardo contro il contagio, è debole. Troppe persone arrivano in ospedale tardi e in pessime condizioni”. Inoltre, “molti in ospedale non riescono proprio ad arrivare e muoiono in casa”. “Servirebbe una rete territoriale più forte, perché quella che abbiamo non è all’altezza“, ha chiosato il primo cittadino di Bergamo.
“Uscita squallida. Gori si vergogni”
Molti hanno accolto le parole di Gori come un attacco politico strumentale, del quale davvero non si sentiva il bisogno in questo momento. E, in particolare da parte della Lega, diverse voci hanno bollato l’uscita come “squallida”, “ipocrita”, “gravissima”. “Gori si vergogni e sappia che i nostri medici, gli infermieri sono il cuore della nostra comunità ferita: chi li offende, offende donne e uomini che invece merita vicinanza e ascolto”, ha commentato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.
La difesa d’ufficio del Pd
Anche sui social l’uscita di Gori non è stata presa benissimo e ha richiesto la difesa d’ufficio del Pd, con, tra gli altri, Graziano Delrio che ha invocato “più rispetto” per un sindaco in prima linea, esprimendogli “solidarietà”. I medici denigrati da Gori, invece, a quanto pare per il Pd non sono meritevoli di vicinanza. Ma per misurare davvero le parole di Giorgio Gori, il commento più valido è quello del fratello Andrea, direttore delle Malattie infettive al Policlinico di Milano e, quindi,
Bravo Sig. Gori , finalmente uno fuori dai cori, hanno sbagliato completamente il protocollo e gli abbiamo fatto pure gli applausi a sti ……. lasciamo stare. ci hanno fatto credere dall’inizio che erano i primi della classe , bastava andare a rileggere la storia della tubercolosi per capire dove avevano sbagliato questi presuntuosi . La Lombardia longobarda ha 200/250 ospedali pubblici e privati, bastava prenderne 10 per farci confluire tutti gli infettati, invece hanno fatto un bel minestrone infettando i sani e gli operatori sanitari, non gli si può neanche dire che sono degli asini, perché l’ASINO è un animale intelligente che è stato sempre a servizio dell’uomo.
Certo me lo sarei aspettato che questo venisse detto da qualcuno di DESTRA ( no centro dxs però ) ma va bene lo stesso così, per il momento.
da uno che pulisce la lapide con il tricolore è detto tutto