Johnson cambia rotta e ammette: siamo tre settimane dietro l’Italia…

16 Mar 2020 19:20 - di Antonio Pannullo
Boris Johnson

Incredibile ma vero. Johnson lo ammette. La situazione nel Regno Unito è “tre settimane” in ritardo rispetto a quella dell’Italia. Lo ha detto sir Patrick Vallance, chief scientifi adviser del governo britannico, nel corso di una conferenza stampa a Downing Street con il premier Boris Johnson. Il Regno Unito si sta avvicinando alla “rapida crescita della curva” del contagio da coronavirus e senza “azioni drastiche” i contagi potrebbero raddoppiare ogni 5 o 6 giorni. Lo ha detto il premier britannico annunciando le nuove misure messe in campo dal governo per contenere il contagio.

Johnson: interrompere contatti e viaggi non essenziali

Nel riconoscere la rapida crescita del contagio in Gran Bretagna, Johnson ha annunciato che “è ora che tutti interrompano i contatti non essenziali e i viaggi non essenziali”. Il premier ha invitato i cittadini a lavorare da casa, quando possibile, e ad evitare pub, club e teatri. Le persone affette da un raffreddore o da febbre dovranno rimanere in casa per 14 giorni e lo stesso dovranno fare i loro familiari o coinquilini. Le misure di distanziamento sociale, ha sottolineato il premier, sono particolarmente rilevanti per le persone oltre i 70 anni di età.

Ma per ora niente misure drastiche

La chiusura delle scuole nel Regno Unito e altre misure drastiche potrebbero rendersi necessarie nel prossimo futuro per fermare il contagio da coronavirus. Tuttavia, ha detto sir Patrick Vallance, “queste cose devono essere fatte al momento giusto”. Le misure messe in campo per fronteggiare il contagio, ha aggiunto Chris Whitty, chief medical adviser dell’esecutivo, saranno in essere per “un periodo prolungato”.

Le autorità sanitarie britanniche hanno reso noto l’ultimo bilancio della diffusione del contagio da coronavirus. Alle 9 di stamattina, i casi confermati erano 1.543, con 44.105 persone sottoposte a test. I decessi, non confermati dalle autorità sanitarie ma riportati dai media, sono 36.

Johnson pensa ad arresti e confinamenti coatti

Riassumendo, le persone al di sopra dei 70 anni potrebbero essere costrette a rimanere fino a quattro mesi in autoisolamento e i cittadini rischieranno l’arresto o multe di 1.000 sterline se si rifiuteranno di sottoporsi al test per il coronavirus e all’eventuale quarantena. Sono le misure che vengono anticipate dai media britannici, nell’ambito del piano in quattro punti ideato dal governo per contrastare l’epidemia di coronavirus. I poteri emergenziali che dovrebbero essere annunciati questa settimana, consentiranno alla polizia di usare una “forza ragionevole” per arrestare le persone che rischiano di infettare altri cittadini.

Tamponi ed esami obbligatori

Nel documento denominato “Health Protection Regulations 2020”,pubblicato sul sito del governo, è scritto chiaramente che coloro che sono sospettati di avere contratto la malattia possono essere tenuti fino a 14 giorni in un ospedale controllato o in altro luogo. Di fronte al rifiuto, si rischia l’arreso e il confinamento coatto. Sono previste multe di 1.000 sterline e il carcere in caso di mancato pagamento. Le nuove regole indicano anche che i casi sospetti devono essere sottoposti a tampone o ad un esame del sangue, a prescindere dal loro consenso. Inoltre, queste persone dovranno riferire alle autorità spostamenti e contatti avuti in precedenza, col rischio di una sanzione in caso di false informazioni.

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