La campionessa Michela Moioli: «Mio nonno è ricoverato, è solo. Non so come andrà a finire»
Un messaggio sui social per annunciare la malattia del nonno colpito dal coronavirus. Protagonista l’azzurra Michela Moioli, leader della classifica mondiale di snowboardcross con 900 punti di vantaggio su Belle Brockhoff. Si giocherà la Coppa del Mondo nella finale di Veysonnaz.
Michela Moioli: «Mio nonno, classe 1935…»
La campionessa olimpica ha spiegato le condizioni del nonno ricoverato in ospedale a Bergamo partendo nel suo racconto da una foto. «Loro sono i miei nonni, Antonio e Adriana. Mia nonna la conoscete, perché spesso appare nelle mie storie e nei miei racconti. Il nonno non lo conoscete ed oggi vorrei raccontarlo. Antonio, classe 1935. È il tipico bergamasco doc. Ha passato la sua vita lavorando, crescendo quattro figli, senza mai far mancar nulla alla sua famiglia».
La sua presenza silenziosa, le sue frasi ad effetto
«Vacanze, viaggi, benessere, una bella casa. Ha lavorato finché è riuscito e ha guidato finché ha potuto. Negli ultimi anni ha rallentato, è diventato più schivo e solitario». Michela Maioli continua il suo racconto. E dalle parole si capisce il dolore. «Ai pranzi di famiglia ascolta silenzioso la conversazione, sembra essere con la testa da un’altra parte. Ma poi, quando meno te lo aspetti, lancia una frase d’effetto che zittisce tutti. Il nonno c’è, è presente e apre la bocca solo al momento giusto. “Fa finta di non sentire”, dice la nonna, “li sculta chel che ga oia” (ascolta quello che ha voglia)».
Il ricovero nella clinica di Bergamo
«Ad oggi mio nonno è ricoverato nella clinica Gavazzeni a Bergamo, positivo al Coronavirus. Da qualche giorno aveva un po’ di raffreddore e quindi, seguendo le indicazioni del medico, è rimasto tranquillo sul divano. Durante la notte però è caduto, rompendosi il femore, obbligando cosi la nonna a chiamare l’ambulanza», spiega Moioli.
Michela Moioli: «Non so come andrà a finire»
«Non so se i miei nonni si sono salutati in quel preciso momento e non sappiamo come andrà a finire. So che mio nonno ha 84 anni, è ricoverato ed è solo. Nessuno può andare a trovarlo, nemmeno la nonna o i figli ( tutti in quarantena ora). Non vedo mio nonno da tre settimane e spero di poterlo vedere ancora. Spero che il suo cuore e isuoi polmoni siano più forti di questo Virus, spero che tenga duro. Penso a tutti quei nonni che sono in questa situazione», prosegue la campionessa olimpica.
«Il vuoto ovunque…»
«Mariti e mogli divisi, senza potersi abbracciare o salutare per un’ultima volta. Penso ai figli, ai nipoti ed ai pronipoti. I nonni sono lì da sempre. Hanno vissuto le guerre, la fame e cose che noi neanche sappiamo. Sono come dei grandi alberi secolari : diamo per scontato che ci siano, ma poi, quando li tagliano, ci mancano. Lasciano un vuoto. Questo è quello che questo virus ci sta facendo: ci mette in ginocchio lasciando il vuoto ovunque e dentro di noi. Non avremmo mai pensato che tutto questo sarebbe successo a noi», conclude Michela Moioli.