La Cisl Medici Lazio diffida la Regione che fa orecchie da mercante
Da settimane la Cisl Medici Lazio ha tentato di comunicare con le più alte personalità che rappresentano la salute alla regione Lazio, poiché i medici, gli operatori sanitari, i tecnici e gli infermieri venissero dotati dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) FFP2 ed FFP3 e di valutare l’opportunità di eseguire i tamponi a tutto il personale venuto in contatto con soggetti positivi al Covid-19 indipendentemente che siano sintomatici o meno.
Poichè nessuna risposta è stata data, il suddetto sindacato, nella persona del suo segretario generale, dott. Luciano Cifaldi, ha così deciso di eseguire contestuale diffida ad adempiere. Rivolgendosi all’Assessore alla Sanità e all’Integrazione Sociosanitaria Dott. Alessio D’Amato, al Direttore Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria Dott. Renato Botti, e per conoscenza all’On. Giuseppe Simeone, Presidente della VII Commissione del Consiglio Regionale, e ai Componenti Consiglieri della VII Commissione del Consiglio Regionale, ha richiesto di procedere con opportuni provvedimenti.
La diffida evidenzia “la necessità di dotare gli operatori sanitari di DPI FFP2 o, meglio le FFP3 le quali hanno una capacità maggiore di filtraggio polveri e trovano specifiche indicazioni nel filtraggio delle particelle fini, anche tossiche, quali ad esempio levigatura di parti metalliche e resine o per proteggere da virus influenzali. Le FFP2 possono essere adatte per ambienti di lavoro nei quali l’aria respirabile contiene sostanze dannose per la salute e devono catturare almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria. Le maschere respiratorie della classe di protezione FFP2 vengono utilizzate nell’industria metallurgica o nell’industria mineraria dove gli addetti alle lavorazioni vengono a contatto con aerosol, nebbie e fumi, fattori questi che nel lungo termine possono determinare l’insorgenza di malattie respiratorie come le neoplasie polmonari oltre a contribuire al significativo aumento di patologie quali la tubercolosi polmonare.) Le FFP3 offrono una più ampia protezione contro le sostanze nocive cancerogene e i microrganismi patogeni come virus, batteri e funghi.La richiesta comprende anche quanto altro utile a garantire la tutela psicofisica