Lotta al coronavirus, arriva l’Esercito: 20mila militari schierati contro le violazioni
La svolta, arriva l’Esercito. La situazione è drammatica, gli italiani – nella stragrande maggioranza – stanno rispondendo all’appello di restare in casa. Ma ci sono ancora troppi “disobbedienti”, che mettono a rischio la salute di tutti. E c’è bisogno di aiuto, di tanto aiuto nelle strutture. Secondo quanto trapela, saranno 20mila i militari in strada.
Esercito, primi passi in Campania e Sicilia
Il primo passo riguarda la Campania e la Sicilia, dove i militari scenderanno in campo per far rispettare i divieti ep far fronte all’emergenza. Dopo le richieste e gli appelli provenienti dalle Regioni, ora c’è la «piena disponibilità» del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
Proseguono i controlli in tutt’Italia
Prosegue nel contempo l’attività delle forze dell’ordine in tutt’Italia e – secondo i dati del ministero dell’Interno – ammontano a 53mila le denunce e a oltre 1,2 milioni i controlli negli ultimi otto giorni.
L’appello di Fontana, la risposta di Guerini
Il governatore Attilio Fontana aveva spinto per l’Esercito. «Non è una vacanza per cui si va al parco, è una guerra. In guerra, normalmente, si hanno restrizioni e sacrifici molto maggiori». La Difesa ha accolto l’appello. «Ho dato piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in “Strade sicure” per la gestione dell’emergenza coronavirus», la replica del ministro Lorenzo Guerini.
L’Esercito in Sicilia
Una parte dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. La comunicazione al governatore Nello Musumeci in un colloquio telefonico. Il presidente dell’Isola aveva avanzato a Lamorgese un’altra richiesta formale, allarmato dalla crescita dei positivi in Sicilia. Duplice l’obiettivo di Musumeci: da un lato, un maggiore controllo preventivo e, dall’altro, una più intensa attività sanzionatoria, in particolare, nei capoluoghi di provincia e agli approdi dello stretto di Messina.
I contingenti in Campania
Alcuni contingenti dell’Esercito sono in arrivo in Campania per affiancare le forze dell’ordine nei controlli sul territorio. In totale, 100 le unità impegnate in questa prima fase. Poi ci sarà una programmazione più organica, ha detto il capo del Viminale al presidente Vincenzo De Luca
Il contagio non avviene se si rispetta la distanza di un metro tra le persone, a casa o fuori casa questo è l’unico obbligo accettabile. Non vedo che male fa chi esce per andare a passeggio per fatti suoi. Oltretutto questa è una pretesa incostituzionale. Siamo governati da una masnada di imboglioni che mirano unicamente al consenso di un popolo di ignoranti.
Povere FFAA massacrate dai rossi da oltre quarant’anni e mandate sempre al massacro sui fronti internazionali nascondendone l’eroico lavoro come polvere sotto il tappeto. Anche ora vengono ritratti senza le protezioni minime necessarie ad affrontare contatti ravvicinati. Non hanno protezioni respiratorie di livello P3 che sarebbe il minimo per le dimensioni del virus che ci aggredisce. Dove sono i servizi (in mano ad un conte che appare dal primo istante più che un conte un contadino) che monitorino i risultati di questo messaggio di guerra e sopraffazione al mondo intero che la Cina ha mandato a tutti ? Non è credibile che un virus manipolato selezioni la gran parte degli obiettivi nell’età di possibile opposizione all’invasore di turno, tralasciando gli innocui (bambini) che in breve tempo potrebbero essere usati come manodopera! L’africa che dovrebbe rappresentare l’obbiettivo principe degli interessi cinesi per l’acquisizione delle materie prime, non li preoccupa più avendo espulso vaste aree di ex banditi a partire dai nigeriani mandandoli in europa che rappresenta il bocconcino ghiotto. Il nuovo colonialismo punta dritto al possesso integro del territorio libero da civiltà pericolose come le rappresentanti di sovranità. A quando le ‘missioni’ su soros, davos, turchi, francia, germania, dopo una bella pulizia dai portatori del virus del colonialismo in casa nostra?
20.000 probabili diffusori di contagio.Spero che i militari in servizio termianto il loro turno non tornino a casa ma bensi siano isoati in quarantena
Una sola ed unica cosa: ci venga detto effettivamente come stanno le cose e cosa è EFFETTIVAMENTE il CIVID19. BASTA ESSERE PRESI PER I FONDELLI.
Cordialmente
Alessandro Filiberto La Marca
e-mail : filam53@gmail.com