Marsilio: in Abruzzo stiamo lavorando sodo, il coronavirus non ci troverà impreparati
L’intervento di Marco Marsilio sul coronavirus in Abruzzo
Quello del premier Conte è un decreto che impone una serie di misure con un forte impatto sulla vita sociale e sulla vita economica del territorio; stiamo lavorando con i prefetti abruzzesi, i sindaci, le Asl, le forze dell’ordine e la Protezione civile per non farci trovare impreparati a qualsiasi situazione si venisse a creare. Subito dopo aver avuto copia di questo decreto siamo stati chiamati a interpretarlo, ad applicarlo e soprattutto a mettere in moto un percorso di collaborazione interistituzionale, anche al fine di garantire il regolare flusso dei dati tra i diversi livelli: dagli ospedali e dalle autorità sanitarie, dai medici che hanno il primo impatto e che certificano lo stato di malattia, a catena a tutte le strutture comprese Protezione civile, Comuni e Prefetture, che devono essere informate e debbono poi adottare i provvedimenti conseguenti. Stiamo mettendo a punto, oltre alla catena di flusso di informazioni, la catena di comando utile per fare in modo che le decisioni vengano assunte sempre in maniera tempestiva.
La situazione in Abruzzo
Oggi L’Abruzzo ha una situazione tutto sommato sotto controllo, nel senso che i casi presenti sono otto, di cui la metà è un’intera famiglia ben tracciata e isolata, il cui decorso clinico peraltro è in gran parte confortante e rassicurante, altri due sono un insegnante e la sorella convivente a Vasto e qui ovviamente c’è qualche cautela in più che devono prendere le persone che hanno frequentato questa coppia di docenti; all’Aquila abbiamo la studentessa isolata con le sue compagne di stanza e a Pescara l’operatore di San Giovanni Teatino, anche in questi casi si tratta di situazioni circoscritte.
Non prendere niente con leggerezza
Da questo punto di vista, se continueremo tutti ad adottare con serietà le misure di precauzione, e per questo mi rivolgo anche ai cittadini, se non prenderemo con leggerezza alcuna decisione e seguiremo i consigli dati alle autorità sanitarie, (come evitare assembramenti di persone, lavarsi spesso le mani, adottare alcune misure di distanza minima tra le persone), avremo adottato le prime azioni di sicurezza personale. Si tratta di accortezze fondamentali in particolar modo per gli anziani, che sono più soggetti ad altre patologie, perché il vero pericolo di questa influenza è che quando colpisce persone che hanno già l’organismo indebolito può svilupparsi in maniera più virulenta.
La Regione Abruzzo, per tramite della Protezione civile regionale, ha costituito una unità di crisi per essere sempre all’erta, per fornire in tempo reale risposte ai cittadini ed evitare il diffondersi di una comunicazione distorta che accresce solo l’ansia di tante persone.