New York potrebbe diventare la nuova Wuhan. Trump richiama in servizio ex militari e riservisti

28 Mar 2020 17:24 - di Guglielmo Gatti
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New York grande focolaio? Se il trend di crescita dei casi di coronavirus nell’area metropolitana di New York continuerà, potrebbe esserci una situazione peggiore di quella registrata a Wuhan. O in Lombardia. A lanciare l’allarme è il New York Times, sottolineando tuttavia che non c’è ovviamente alcuna certezza che continui il trend attuale. E che quanto successo finora non può essere usato per prevedere quello che potrebbe succedere nel prossimo futuro.

New York, se continua il trend attuale sarà catastrofe

E’ possibile, per esempio, che il distanziamento sociale rallenti o freni la crescita dei contagi. Anche se finora nell’area metropolitana di New York c’è meno successo nel far rallentare la curva rispetto a Wuhan e la Lombardia nello stesso periodo di tempo. E, sottolinea il quotidiano americano, altre aree metropolitane degli Stati Uniti potrebbero essersi incamminate su un percorso simile.

Il New York Times pubblica tra l’altro una tabella con il raffronto dei casi e del numero di abitanti a New York, Wuhan e in Lombardia. Nella città cinese vivono 11,1 milioni di abitanti e sono stati registrati 50.821 casi, pari a 4,50 ogni mille, in Lombardia ci sono dieci milioni di abitanti e 34.889 casi, pari a 3,40 per mille, mentre a New York, che ha una popolazione di 20 milioni di abitanti, per ora si registrano 43.016 casi, parti a 2,15 per mille.

La Casa Bianca richiama militari e Guardia nazionale

Il Presidente americano Donald Trump è corso da tempo ai ripari. Ha firmato un ordine esecutivo che consente al Pentagono di richiamare in servizio ex militari, personale della Guardia nazionale e riservisti per aumentare il contingente già dispiegato al fine di fare fronte all’epidemia di coronavirus. Il richiamo in servizio, che avverrà sia su base individuale che di intere unità, potrà estendersi fino a 24 mesi consecutivi.  Secondo quanto dice il portavoce del Pentagono, Jonathan Rath Hoffman, la decisione su chi esattamente richiamare e sulle dimensioni della mobilitazione è ancora al vaglio del dipartimento della Difesa.

Si richiamerà soprattutto personale medico

Il Pentagono interverrà, coordinandone l’intervento, anche sul personale della Guardia nazionale che tradizionalmente sono invece i governatori a gestire, Stato per Stato. Si tratterà generalmente di persone con capacità mediche il cui richiamo in servizio non avrà però impatto negativo sulle comunità civili in cui operano.  “In questa situazione dinamica, non abbiamo una valutazione sul numero delle persone coinvolte ma il dipartimento della Difesa è ora pienamente autorizzato a rendere questi richiami operativi laddove necessario”, ha spiegato Hoffman.

Navi-ospedale già fuori New York

Il Pentagono dispiega anche le due navi ospedale daventi a New York e Los Angeles e unità mediche dell’esercito in diverse altre località del paese. Si chiameranno anche i veterani con esperienza negli ospedali da campo militari per valutare la loro disponibilità al rientro in servizio.

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