Presidenzialismo al via, Meloni: «Eleggeremo direttamente il prossimo capo dello Stato» (video)
Presidenzialismo avanti tutta. La destra di Giorgia Meloni non solo non rinuncia al suo storico cavallo di battaglia, ma rilancia, forte anche del crescente gradimento rilevato dai sondaggi. E lo fa in una conferenza stampa a Montecitorio dove annuncia che «oggi inizia il suo iter la proposta di legge costituzionale di Fdi per l’elezione diretta del capo dello Stato». Nella sua versione semipresidenzialista «alla francese», sottolinea la leader dei Fratelli d’Italia. Il presidenzialismo, esordisce la Meloni, «è tornato di moda, ora è condiviso anche a sinistra, se è vero che Renzi ha proposto il “sindaco d’Italia“. Un bene – ha proseguito – che sempre più persone siano convinte».
L’annuncio della Meloni a Montecitorio
In conferenza stampa, l’ex-ministro della Gioventù ha ricordato che oltre alla proposta di legge costituzionale è «in dirittura d’arrivo» anche «la raccolta di firme che prevede l’elezione diretta del capo dello Stato». Si tratta di una riforma «a poteri invariati» e quindi «più semplice da realizzare». Potrebbe già valere – azzarda – «per l’elezione del prossimo capo dello Stato». Le 50mila firme, come ha sottolineato la leader della destra, servono a rendere possibile l’iter agevolato della legge costituzionale. Quale forma dare poi al presidenzialismo italiano è certezza che FdI ricaverà dalla base del dibattito parlamentare e di quello in commissione, «su cui – assicura la Meloni – siamo molto aperti».
In dirittura d’arrivo anche le 50mila firme
L’elezione diretta del capo dello Stato ha un duplice obiettivo. «La prima – spiega – è che ci sia piena corrispondenza tra quello che i cittadini vogliono e quello che fa il Palazzo, cioè una cosa purtroppo molto diversa da quello che è accaduto in Italia, in particolare negli ultimi anni». A conferma, rimarca, del «limite della nostra democrazia parlamentare». Il secondo obiettivo è «la stabilità dei governi», costantemente minata dall’attuale «politica debole». In conferenza stampa c’è anche lo spunto per rispondere sull’eventuale rinvio, causa coronavirus, del referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari fissato al 29 marzo. La Meloni si dice contrario, «ma – puntualizza – non entro nelle decisioni sanitarie».
Plaudo a questa iniziativa ! Ricordo che già all’inizio degli anni 70 una rivista di allora , l’Europeo , lanciò una specie di referendum tra i lettori e vi fu una larga maggioranza di Italiani che ne diedero consenso – quindi il risultato fu positivo – (allora si ci riferiva ad Presidenzialismo all’americana se non ricordo male …)
BRAVA GIORGIA E’ IL POPOLO CHE DEVE ELEGGERE IL CAPO DELLO STATO DEVE ESSERE + GIOVANE E GAGLIARDO PARECCHI VEDONO NELLA PERSONA DI EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA———-PRIMA GLI ITALIANI VERACI———-
Per il momento sono relativamente d’accordo con l’elezione diretta del Capo dello Stato ma soprattutto mi starebbe a cuore l’abrogazione dell’art. 139 della costituzione o per lo meno la modifica dell’art. 1 della stessa (“L’Italia è una repubblica “democratica” fondata sul lavoro – e anche qui ci sarebbe da discutere. La sovranità appartiene al popolo”). Togliere l’aggettivo “democratica” e la frase seguente, perché suona proprio di presa per i fondelli.