Quasi l’80% delle Pmi teme di non farcela: “Il governo non capisce la gravità della situazione”
Commercianti e imprese del turismo bocciano il governo: per il 67% ritiene che le misure adottate non siano adeguate a fare fronte alla situazione. E quasi l’80% delle Pmi teme di non poter più riaprire o, comunque, di non riuscire a riprendersi dalla prolungata chiusura. A rivelarlo è un sondaggio Swg realizzato per Confesercenti nell’ultima settimana, su un campione di piccoli e medi imprenditori.
Il governo non capisce la gravità della situazione
A preoccupare le imprese è soprattutto l’impatto dello stop prolungato sulla propria attività e sull’economia in generale. Il 44% degli intervistati non esclude la possibilità di non riaprire più, mentre un ulteriore 34% ritiene di essere a rischio se la sospensione dell’attività dovesse durare ancora a lungo. Il 50% si dice spaventato soprattutto da una possibile recessione economica, una quota praticamente identica a chi è preoccupato maggiormente dall’emergenza sanitaria (49%). La sensazione di un pericolo potenziale per la propria impresa è dunque ampia: meno di 1 imprenditore su 5 dichiara di sentirsi sicuro delle sue prospettive. Tra le imprese, infatti, sembra prevalere l’opinione che vi sia una percezione di limitata comprensione della gravità delle condizioni economiche.
“Il Cura Italia non basta: alle Pmi serve liquidità”
“Il sondaggio conferma l’allarme che abbiamo lanciato ormai da tempo. Così com’è, il decreto Cura Italia è insufficiente per le imprese. Si deve fare di più, molto di più. Ci sono migliaia di imprese che, senza sostegni adeguati, rischiano di non riaprire dopo lo stop”, commenta Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti. “Abbiamo bisogno di liquidità, da subito e in modo semplice.
Il governo del PD non puo’ promettere liquidita’.
Non sapendo ne come ne dove ne quanto ne a chi darla, purtroppo il governo non e’ ha conoscenza delle esigenze della gente, ne mai lo sara’, perche’ non sanno governare.
Il governo non capisce la situazione, ma la destra fa ancora peggio, insistendo su misure da Medioevo, non vedendo il fallimento della Sanità nelle regioni da lei amministrate: gravissima sottovalutazione iniziale, equipaggiamenti medici tuttora da quarto mondo, folli divieti di andare a respirare aria buona in riva al mare, in campagna, nei boschi e in montagna
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