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Saranno medici e infermieri ad impugnare i forconi contro il Palazzo

Saranno medici e infermieri ad impugnare i forconi contro il Palazzo

Cronaca - di Francesco Storace - 29 Marzo 2020 - AGGIORNATO 29 Marzo 2020 alle 10:59

La medicina territoriale trattata come un bluff su cui non ci sono investimenti concreti. Gli ospedali sono smantellati. E il problema era il debito? Già, bisognava fare tutto questo “perché ce lo chiede l’Europa”. Ma andassero al diavolo, il conto che chiedono le famiglie dove lo mettete?

Se i posti letto vengono cancellati, l’unico effetto è che aumentano i funerali, quando si possono celebrare e non certo come adesso. Ecco perché medici e infermieri non vogliono sentirsi definire eroi, perché qui sono state tagliate persino le medaglie per la suggestione di tagli sulla pelle dei malati e di un settore che invece deve tornare ad essere abbondantemente rifinanziato.

E per favore la si smetta di giocare sui 37 miliardi in più o in meno dal 2009 ad oggi. Chi governa dice sempre che non è vero, chi si oppone afferma che lo è. Ma la contabilità dei morti non riesce a tenerla più nessuno. Ed è quella che dovrebbe far sussultare le coscienze di quanti stanno nella stanza dei bottoni.

 

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Ci sono 7 commenti

  1. Paolo ha detto:

    Per avere il polso della situazione, basterebbe riesaminare la triste ma reale storia dell’ex-Ospedale San Giacomo di Roma, nato come regalo umanitario alla popolazione (rianimazione compresa)…

  2. mimmo ha detto:

    sacrosanta verità

  3. gino vercesi ha detto:

    …ma come…hanno un Ministro ….!!

  4. Leoluca ha detto:

    Perché l’aziendalizzazione delle Asl ha imposto il profitto e il risparmio. Lo pagano gli operatori sanitari, lo scontano i malati. Segnalarlo,ribadirlo non è inutile come dicono i buonisti illuminati perché ora bisogna pensare al presente e risolvere la crisi sanitaria in cui ci troviamo. No è utile perché è propedeutico non solo per l’attuale momento dovendo investire subito quanto è stato sottratto dai demo sinistri aziendalisti, senza ascoltare l’UE,ma anche per il futuro sperando che i cittadini capiscano quanto male hanno fatto i cattocomunisti e li tengano lontani.

  5. Guanni53 ha detto:

    Disastro totale delle autonomie regionali. Tante deleghe, si sono rivelate istituzionalmente magmatiche. Le strutture primarie sono ingestibili, se le diverse realtà periferiche si muovono in modo confuso e scoordinato. La sanità andava lasciata nelle competenze statali, fermo restando l’auspicio di avere governi di diversa caratura da quello attuale.

  6. federico ha detto:

    I tagli alla Sanità sono stati sbagliati nella forma, cioè la rottamazione di strutture, posti letto, attrezzature, interi ospedali, ma nella Sanità si spende troppo: troppi accertamenti diagnostici, che sembrano spesso fatti a strascico; eccessiva enfasi sulla cosiddetta medicina di eccellenza, addirittura trapianti “forzati”, come purtroppo dimostrato da inchieste giudiziarie. Mentre la medicina di base è gestita malissimo: ci voleva la pandemia per accendere la medicina telematica? Quanti medici non hanno nemmeno un assistente e perdono tempo a battere le ricette al pc, mentre nei loro gabinetti si formano incredibili affollamenti? Per non parlare degli assembramenti in qualsiasi struttura sanitaria, privata o pubblica, dalle radiografie agli esami del sangue. Talora si ha la sensazione di un magna magna generalizzato. E il fior fiore della medicina che non sa dirci altro che restateacasa. Mancano le mascherine? È una abitudine degli italiani andare in guerra senza armi, ma con sacrifici, eroismi, fucilazioni

  7. Giovanni Zoratto ha detto:

    Viene sempre dimenticato il personale satellite senza il quale il sistema sarebbe già crollato.
    Un articolo sulle cooperative servirebbe.

29 Marzo 2020 - AGGIORNATO 29 Marzo 2020 alle 10:59