Senza vergogna: approfittano del coronavirus per regolare i loro conti con Libero

6 Mar 2020 6:00 - di Francesco Storace
Libero

Censurate tutti, ma non illudetevi di fermare chi scrive: ed è incredibile che approfittiate del coronavirus per regolare i vostri conti con i giornalisti nemici. Davvero non si sopporta più il manicheismo di chi pensa che questa professione debba essere sempre al servizio dei potenti e mai della verità. “Libero” fa un titolo sul virus che veleggia verso il Sud e l’Ordine dei Giornalisti ne approfitta, attraverso la cellula lombarda, per chiedere la sospensione e la radiazione di Vittorio Feltri e di Pietro Senaldi, direttore responsabile. O uno solo dei due, ancora non si capisce.

Ma anche basta. Perché sta diventando sempre più scandaloso l’uso politico dell’Ordine. Soprattutto in un momento così delicato per la Nazione. Non è forse vero che il coronavirus comincia a mietere vittime e comunque contagiati nel Mezzogiorno? Se Conte fosse iscritto all’ordine dei giornalisti, andrebbe cacciato pure lui perché ha esteso a livello nazionale i provvedimenti partoriti inizialmente per le regioni del nord? “L’infezione crea l’unità d’Italia”: un paradosso da punire?

E contro Libero arriva pure il Pd

Subito balza in groppa alla censura il Partito Democratico con il suo gruppo alla Camera. Spicca questo commento su twitter: “Un titolo cinico e stupido sul #coronavirus. Giusta la scelta dell’Ordine dei Giornalisti di segnalare #Libero al Consiglio di Disciplina della Lombardia. Come si può pensare che questa sia informazione? Deontologia ed etica svendute per qualche copia in più. Inaccettabile!”. Il Pd dà lezione di etica, e già questa potrebbe essere una notizia. Che nega quello che sta succedendo. E torna la domanda: perché il decreto Conte – il loro governo – è valido in tutta Italia se è “cinico e stupido” quel titolo?

Ovviamente, non è successo nulla di altrettanto grave per un celebre titolo di Repubblica: “Cancellare Salvini“. E ne potremmo ricordare tanti altri ancora, quelli sì gravi, violenti, istigatori.

Quel che è più grave è la scelta dei tempi da parte dell’Ordine dei Giornalisti. Perché magari si tenta di far passare sotto silenzio – dandone timida notizi su qualche account social – l’annuncio di un provvedimento che sarebbe davvero grave se fosse vero. E ci auguriamo di no. Perché non se ne può più di minacce e intimidazioni contro chi sta fuori dal coro del giornalismo adulatore.

Si colpiscono le opinioni

Di questi tempi si colpiscono sempre più frequentemente le opinioni. Basti pensare al caso dell’Agcom – l’agenzia delle comunicazioni – contro il direttore del Tg2 per i servizi sulla svolta filoaraba della Svezia. Si entra sempre più nei contenuti per tentare di mettere la mordacchia al giornalismo che indaga e denuncia. E ovviamente fa titoli per i lettori che lo acquistano.

La prossima volta occorrerà pubblicare circolari ministeriali, per far contenti quelli dell’Ordine dei Giornalisti e tanti invidiosi che godono alla parola censura. Ma mai come in questo caso l’autogol non è di Libero, bensì di chi vorrebbe radiarne il vertice e magari inibirlo dalla professione. Aver scritto (e titolato) quello che sta accadendo in Italia dovrebbe essere premiato e non punito. Ma per chi sta sempre in caverna ad aspettare chissà quale passo falso del nemico (mai quelli dei portavoce del governo…), ogni occasione è buona. La democrazia è un’opzione che non tutti sono capaci di cogliere.

Commenti

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  • talpo renato 7 Marzo 2020

    ma,c’è un obbligo di legge che impone di essere iscritti all’ordine?Abbiamo assistito gia diverse volte a questi soprusi,se non è un obbligo si manda “l’ordine” in MONA e si continua a scrivere e a opinare da liberi e non da regicoda asserviti ai benpensanti che sono i vari vauro,gad lerhner,travaglio e scemi vari

  • Giuseppe 6 Marzo 2020

    Cazzate grandi e piccole se ne possono dire ovunque, se corrispondono piú o meno alla lecititá, ma le SCEMENZE di belpietro sono spesso, molto spesso, intollerabili. Signor Storace, io sono meridionale di RC, e se potessi liberare SKYLLA (scilla) per scaraventarlo addosso a quel mascalzone, lo farei immediatamente. Qualche volta lo farei andare dall`altro demente di quell`altro quotidiano gemello. Vedi, io ero un grande ammiratore di Montanelli, ma quando si mise a fare il comunista estremo, lo detestai. Per me attualmente il giornalista piú in gamba di tutti é R. Napoletano del Quotidiano del Sud.Giornali come quello di quel tizio, non hanno motivo di esistere.

    • Francesco Storace 9 Marzo 2020

      La scemenza è tua. Belpietro non dirige Libero

  • Adriano La Rocca 6 Marzo 2020

    Ma qual’è la notizia che è il titolo voleva dare? Si sarebbe potuto scrivere: “il virus si diffonde anche al sud del paese”, oppure: “L’epidemia scende verso il Sud Italia”, oppure: “La diffusione del virus colpisce anche il sud”, etc… Ed, invece, con questo titolo si mettono in evidenza elementi negativi e BECERI: il Sud è e sempre sarà terra di conquista, oppure (non scritto, ma retropensiero dell’autore): visto che il Nord ha fatto una brutta figura mondiale, per essere stata la prima area occidentale e nel Paese di diffusione EPIDEMICA del virus – nonostante gli sforzi e la dedizione degli operatoti del Servizio Sanitario – che ha dato origine a sparate demenziali dei suoi rappresentati politici ed amministratori locali, adesso (finalmente) il virus va al Sud, dove ci si aspetta che faccia sfracelli, oppure: se al Nord siamo finiti subito in quarantena, al Sud (che è arretrato, è primitivo, è nordafricano, etc…) ci sarà la decimazione. Caro Direttore questo titolo è vomito e ha il sapore di una vomitevole speranza. Spero che moltissimi meridionali (non solo i lombardi) lo leggano e che lo capiscano.

    • Francesco Storace 9 Marzo 2020

      La penso diversamente. Ma grazie per aver scritto

  • Claudio Brandani 6 Marzo 2020

    Era da tanto tempo che si doveva abolire l’Ordine dei Giornalai. Tra l’altro essendo stato istituito da Mussolini dovrebbe fare orrore ai “sinistri”. O no?

  • Giuseppe Malaisi 6 Marzo 2020

    su una cosa Pannella aveva ragione : ABOLIRE L’ORDINE DEI GIORNALISTI PER PRIMO POI ANCHE GLI ALTRI
    saluti

  • ALBERTO MARIA LANZONE 6 Marzo 2020

    convengo perfettamente con quanto da Voi segnalato e con l’articolo molto preciso.
    Alla Vs segnalazione: “…celebre titolo di Repubblica: “Cancellare Salvini“. E ne potremmo ricordare tanti altri ancora, quelli sì gravi, violenti, istigatori…” Vi chiedo, avendone Voi la possibilità, di ricercare e selezionare tutte le infamie scritte e dette da testate giornalistiche allineate al LORO pensiero corrente (e scorretto!).
    A mio modestissimo avviso, forse fareste un bene alla collettività, additando i vari Articoli e Giornalisti alla pubblica gogna.
    Cordialmente

  • Banchero Giuseppe 6 Marzo 2020

    Questo è un paese di sciacalli, senza offesa per i suddetti che in natura svolgono una funzione di primaria importanza. La stessa cosa non si può dire per il PD e i suoi accoliti.

  • Silvia Toresi 6 Marzo 2020

    Due pesi e due misure!!!!!!!

  • Rodolfo 6 Marzo 2020

    Il discorso di mattarella farcito di ipocrisia. E’ colpa sua se lo stivale è nelle mani di un governo incapace sinistro con tutte le caratteristiche di una formazione stalinista. Solo la rivolta popolare potrà cacciarlo. Resto dell’idea che il quirinale va circondato da decine di migliaia di cittadini a braccia conserte, immobili. E che il presidente si decida a sciogliere le camere e portare gli italiani al voto. Anche adesso.

  • Cristiani Riccardo 6 Marzo 2020

    Censurare gli avversari e i contrari al pensiero unico e (ideologico) è nel DNA della sinistra. Qualunque espressione, purchè non disturbi il “manovratore” di quella cosiddetta cultura è da tollerare. Le vignette (indegne) di Vauro, sono benefica satira di libertà democratica, anche quando blasfeme?. L’Italia va salvata con l’impegno di molti ma non solo dal Coronavirus!

  • federico 6 Marzo 2020

    In tema di autogoal, da qualche tempo Feltri danneggia sé stesso e la sua parte politica. Ad es. quando ha attaccato le due ragazze investite a Roma: ha addirittura detto che a 16 anni a mezzanotte si sta a casa! Poi vari commenti misogini.

  • Anna Maria 6 Marzo 2020

    I soliti “giornalai” al soldo dei potenti d’Italia che sono subito pronti a dare addosso ai giornalisti avversari pur di stravolgere la realtà e di continuare , come dei pappagalli, a leccare i piedi dei loro datori di lavoro, senza alcun discernimento su notizie di vario tipo ma solo accanimento negazionista verso coloro i quali vedono le cose in modo diverso dal loro, basta leggere certi commenti fatti su Facebook nel gruppo giornalisti italiani, alcuni di questi “giornalai” vogliono sostenere tutto e il contrario di tutto sino ad arrivare magari a dire che “Cristo e’ morto di freddo”!

  • Maurizio Giannotti 6 Marzo 2020

    Non è una novità. I Compagni del PCI e sigle derivate, ultima quella di PD, il concetto di verità l’avevano imparato sulla Pravda. Ed ora pretendono di impiegare tale concetto pure da noi, fidando sulla moltitudine di scherani che popolano le redazioni dei “loro” giornali!!!

  • lamberto 6 Marzo 2020

    Prima con la magistratura, oggi con i giornalisti….ma ci rendiamo conto che stiamo sempre più andando verso un “regime”???? cosa aspettiamo a reagire e ribellarci a questi metodi da peggiori dittature? INVOCHIAMO A GRAN VOCE DEMOCRAZIA DEMOCRAZIA, VOCE AL POPOLO!!

  • PAOLO GRAFFIGNA 6 Marzo 2020

    Ormai che la stretta di mano è stata abolita (come durante il Fascismo) bisognerebbe che il gruppo dei Fratelli d’Italia proponesse un emendamento alla legge Scelba in modo che il saluto romano non sia più vietato e considerato un reato. In tal modo tutti coloro che sono di centrodestra e di Destra potranno salutarsi romanamente alzando il braccio destro teso con la mano aperta, coloro che invece sono di centrosinistra e di sinistra dovranno salutarsi col pugno chiuso del braccio sinistro piegato a gomito ed in caso di incontro fra un elemento di Destra ed uno di sinistra, ognuno dei due saluterà l’altro col proprio saluto storico; dopo il saluto, il camerata potrà, a sua discrezione, allungare un’affettuosa manganellata sulla zucca del compagno!

  • giovanni vuolo 6 Marzo 2020

    Niente di nuovo. In tutti i Paesi comunisti la magistratura è al servizio del tiranno e la voce libera è censurata. Servono forse altri indizi per capire in quale tipo di regime stiamo scivolando. E non c’è tanto da meravigliarsi del PD, la cui matrice si conosceva bene, ma la cosa intollerabile è il tradimento dei grillini verso il proprio elettorato. Più giustizialisti degli altri, complici di un partito di stalinisti in ragione di qualche poltrona e qualche appartamento vista San Pietro. E pensare che esiste ancora qualcuno che vota questi opportunisti, che nella vita, visto il livello culturale che li contraddistingue, non avrebbero potuto fare altro se non gli imbonitori venditori dell’elisir di lunga vita.

  • carlo cevini 6 Marzo 2020

    Carissimi, anche il virus-19 ha una dignità…………..certi personaggi della sinistra non li sfiora neanche. Alle dogane pensano a un nuovo concorso pubblico per l’accoglienza del virus, servono picchetti in armi, fanfare, mediatori culturali, OMG e industria dell’accoglienza…………..I buonisti di casa nostra ringraziano.

  • maurizio pinna 6 Marzo 2020

    Ogni occasione è buona per un ritorno al 25 aprile 1945, perché è quello il mantra della sinistra, piaccia o non. Fucilato a Dongo il malcapitato Ernesto Daquanno, “colpevole” di dirigere l’ ANSA di allora, la restaurazione dei media avvenne tutta in chiave comunista. Le testate storiche a favore del pensiero unico , mentre l’Unità raddoppiava al pomeriggio con Paese Sera, tanto per prevaricare, la destra inesistente in quanto esclusa da tutto con un diktat leninista. Oggi si continua su quella strada, ma allora non c’era il web, ed al limite si continuerà con quello e se i compagni dei social entreranno in azione si opererà da reti estere: cari compagni dovrete ammazzarci tutti , vi sfuggiremo di mano, come la cinese, che da perfetti incapaci cercate di battere con la vostra sterile propaganda di facciata.

  • antonio 6 Marzo 2020

    il vero problema è che da sempre Feltri sostiene l’abolizione dell’orine, che condivido, e quindi ogni occasione è buona per attaccare. E’ nel dna dei “Cattocomunisti”.

  • antonio 6 Marzo 2020

    i comunisti non sono morti, in Italia sono vivi e vegeti ed occupano le istituzioni ex democratiche. la dittatura è strisciante e penso che voglia approfittare dell’epidemia per consolidare il suo potere.