Ue, oggi l’Ecofin vota la sospensione del Patto di Stabilità. Domani parte la discussione sul Mes
«La riflessione sui tipi di strumenti del Mes che possono essere utilizzati, e del tipo di condizionalità, è in corso. L’Eurogruppo di domani sarà l’occasione per discutere di questo». A confermare le grandi manovre intorno al Meccanismo europeo di stabilità è una portavoce della Commissione Ue. Vedremo. La stessa fonte ha aggiunto che Bruxelles «è pronta a fare di più se necessario». L’Ecofin (la riunione dei ministri dei dicasteri economici della Ue) di oggi, invece, ha come primo punto all’ordine del giorno l’approvazione dello stop al Patto di Stabilità, proposto venerdì scorso dalla Commissione. Al momento, la discussione sul Mes impegna solo i tavoli tecnici. Solo domani, infatti, arriverà sul tavolo dei ministri dell’economia e delle finanze soltanto domani.
Salvini duro sul Mes: «Questa parola deve scomparire»
Nel frattempo, in Italia, il Mes accende il dibattito politico. «Non voglio più sentire la parola Mes», attacca Salvini dai microfoni di Rtl 102.5. Il leader leghista ha ricordato che «ci sono interi settori economici come il turismo, lo spettacolo, la cultura che ci metteranno anni a riprendersi». E a chi gli dice che i fondi europei servono all’Italia, Salvini obietta che va «messo a chiare lettere che non sono a debito degli italiani». Il punto è dirimente. «Se ci danno tot miliardi – aggiunge l’ex-ministro – ma ce li segnano sul conto da restituire entro X alle condizioni Y, allora è una truffa, un crimine».
Il M5S si accoda al centrodestra nelle critiche a Bruxelles
Non è solo l’opposizione a scagliarsi con il Mes. Al centrodestra si è infatti accodato anche il M5S. Il reggente grillino Vito Crimi ha firmato l’appello sottoscritto da 67 economisti italiani e rivolto all’Europa e alle sue istituzioni. «Lo sottoscrivo a mia volta – ha spiegato – perché molti dei punti da loro proposti mi trovano assolutamente d’accordo». E giù critiche all’indirizzo «dell’Europa dei vincoli e dell’austerità» che «non ha ancora mollato gli ormeggi». Una grana in più per la maggioranza e per il Pd, alleato dei Cinquestelle, che da sempre è azzerbinato alle politiche di Bruxelles.
Non vi permettete a firmare questo sconcio di documento, condivido in tutto e per tutto le parole di Salvini e di Giorgia Meloni!