Scuola, Azzolina ricomincia il tiremmolla sulle date: «Resterà chiusa, ma non so fino a quando»

19 Mar 2020 13:56 - di Valerio Falerni
Azzolina

E va bene che non è tempo di polemiche e va bene remare tutti nella stessa direzione. A condizione, però, che lo skipper sappia dove andare. L’impressione è che non sia così e che si voglia rimpiazzare il necessario decisionismo con la perniciosa annuncite. Peggio della quale, c’è solo il coronavirus. È un film già visto nei giorni scorsi. Ora c’è il sequel. E sempre sulla scuola. «Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente Conte di prorogare la data del 3 aprile ma in questi giorni invito tutti alla massima responsabilità». Parole sante, ministra Lucia Azzolina. Ma che farebbe bene, lei che le ha pronunciate, a rivolgere innanzitutto a se stessa.

La ministra Azzolina parla senza dire niente

Più che altro per non costringere i cittadini ad assistere ad un nuovo tiremmolla sulla chiusura della scuola. Docenti, studenti e personale amministrativo hanno già dato in tal senso. Non bisogna essere discepoli di Nostradamus per immaginare che agli annunci conditi con il condizionale costoro preferiscano atti ufficiali illustrati con il più rassicurante passato prossimo. Fuor di metafora, non ha senso per un ministro dire «penso». Chi governa parla dopo aver deciso. E decide dopo aver pensato, almeno si spera. Non è che ci informa in progress mettendoci a parte di ogni passo delle sue profonde riflessioni.

Il governo è affetto da “annuncite”

Vale anche per Facebook. La comunicazione di chi riveste ruolo di pubblica responsabilità deve conservare sempre rango istituzionale. È disdicevole farla scadere nella forma amicale e confidenziale, del tipo «vado a fare la spesaaaa!». Tanto più che un secondo è la stessa Azzolina a precisare che «non è possibile dare un’altra data per l’apertura delle scuole». Il perché è presto detto: «Tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico». Morale della favola: «Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza». Non è tempo di polemiche, e va bene. Ma a fare ministra una così davvero non si può.

Commenti

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  • aldo 20 Marzo 2020

    Questa dovrebbe essere la guida dell’istruzione della nostra gioventù!
    ” Ahi serva Italia , di dolore ostello……….nave senza cocchiere in gran bordello…”