Braccio di ferro Pd-5Stelle. Di Stefano all’attacco di Delrio: “Mes Light? Non sa nemmeno di che cosa parla”
Non si ferma il braccio di ferro tra Pd e 5Stelle. Al dramma del coronavirus si aggiunge la guerra interna al governo sulla soluzione allo stallo economico. Dopo l’attacco di Buffagni ai dem, arriva il secondo affondo grillino. Fuoco amico. Questa vola è il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano.
Di Stefano contro Delrio: Non sai nulla del Mes
Stamattina ho sentito il capogruppo del Pd alla Camera Delrio dire il Mes è una disponibilità. ‘Secondo me’, ha detto, ‘è un successo averlo ottenuto senza condizionabilità, ammesso che sia così’. In pratica Delrio ha ammesso candidamente di non sapere nulla. Sul tema della condizionalità. Ma comunque, alla cieca, si è lanciato contro la linea sul Mes del governo e del presidente Conte. La verità è che le condizionalità del Mes esistono. E il fatto che siano light non cambiano la sostanza. Vieni spinto dentro l’austerity passando dalla porta di servizio, invece che dall’ingresso principale”. Così in una nota Di Stefano butta giù le carte. E torna ad attaccare la politica dem capitanata dal ministro Roberto Gualtieri.
“Mi piacerebbe”, continua l’affondo il sottosegretario grillino, sentire parlare Delrio con altrettanto entusiasmo anche mentre dichiara che il suo partito si unisce alla nostra proposta di dimezzamento dello stipendio dei parlamentari fino a fine legislatura. Come segno concreto di vicinanza della politica ai cittadini in questo momento così difficile. Invece, ad ora, silenzio assoluto. Nel frattempo in Giappone i parlamentari di quel Paese hanno deciso di tagliarsi lo stipendio per un anno. Del 20%, come contributo delle istituzioni contro il coronavirus. Un bel gesto, il loro. Continuiamo ad attendere che ciò avvenga anche in casa nostra”.
Il capogruppo dem: il Mes è una disponibilità
Delrio, ospite di Radio anch’io, infatti ha parlato del Mes come “una disponibilità. E’ un grande successo per il Paese, serve a sostenere il sistema sanitario, il governo ci dirà se ne ha bisogno o se non ne ha bisogno. Certo, non può dire di non averne bisogno. E poi magari dire che non finanzia alcune cose perché non ci sono le risorse”. Per il capogruppo dem a Montecitorio “l’emissione dei bond è il nostro vero obiettivo. Lavoriamo tutti uniti intorno al presidente del Consiglio perché si porti a casa questo obiettivo. Ma non buttiamo a mare la disponibilità di miliardi per la nostra sanità pubblica”.