Buoni spesa nei campi rom. Fratelli d’Italia chiede lumi alla Raggi: “Ci sono state distribuzioni a pioggia?”
Allarme covid-19 e povertà. Allarme sprechi. Odore di scandalo buoni spesa. Come sta usando Roma capitale i fondi stanziati, oltre 15 mila euro, per l’acquisto di beni di prima necessità per persone e famiglie in condizioni di indigenza? Fratelli d’Italia vuole vederci chiaro. L’amministrazione capitolina guidata da Virginia Raggi, infatti, ha suddiviso gli interventi di solidarietà in due specie. Buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari. E generi alimentari e prodotti di prima necessità.
Buoni spesa, Fratelli d’Italia chiede lumi
Con un’interrogazione, che ha per oggetto l’erogazione di buoni spesa ai campi rom, i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono al sindaco e all’assessore competente se ne i campi rom ci siano state richieste individuali. “Se, oltre ai controlli relativi, si possa escludere, in tal modo che vi siano state distribuzioni a pioggia”.
E ancora il gruppo del partito di Giorgia Meloni chiede il numero dei buoni pasto distribuiti all’interno dei campi rom ufficiali di Roma Capitale. “In quale campi- prosegue l’interrogazione – non autorizzati sono stati effettuati i controlli. Da parte degli organi preposti. E in che numero al fine di poter accertare che tra i destinatari dei buoni pasto non vi fossero già assegnatari di altro sostegno pubblico. Come i percettori di reddito di cittadinanza”.
Il Comune ha infatti inziato la distribuzione dei buoni spesa. Prima Lombroso e Monachina, poi Gordiani e Barbuta, seguiranno Salone e Salviati. “Per completare tutti i campi attrezzati tollerati entro la settimana” – ha detto in commissione capitolina Valeria Neri.”La distribuzione è complicata”, ha spiegato. “Perché abbiamo dovuto rispettare alcune regole. Come il reddito di cittadinanza di cui molti sono beneficiari. Ma stiamo facendo altro per l’arrivo di generi alimentari”.