Capitano Ultimo feroce contro il governo: «I morti nelle bare senza ultimo saluto, i boss vanno a casa»

28 Apr 2020 16:31 - di Giorgia Castelli
Capitano Ultimo

«Misure governo Covid, vanno a casa boss mafia in 41 bis. Gesù rimane escluso, quarantena nelle chiese. Il popolo muore responsabilmente nelle bare senza ultimo saluto, plaudono in tv pochi superficiali coadiuvati da servi sciocchi». Durissimo tweet del colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo contro le misure del governo. Il Capitano Ultimo, noto per aver arrestato nel 1993 il boss mafioso Totò Riina, non ci sta. Il tweet è stato anticipato da un altro commento anche questo durissimo scritto dopo la scarcerazione dei boss. Grazie ai provvedimenti anticoronavirus del governo, infatti, sono stati rimessi in libertà i boss che si trovavano al 41 bis: «Umiliano la memoria di una lotta antimafia che è costata dolore e sangue. Umiliano la Bandiera. Pochi superficiali coadiuvati da servi sciocchi. Onore a tutti i combattenti caduti contro la #MAFIA #capitanoUltimo.

Il Capitano Ultimo, la rabbia per la morte del carabiniere

Nei giorni scorsi il capitano Ultimo aveva fatto sentire la sua voce per esprimere la sua rabbia per la morte del carabiniere Raffaele Palestra.«Il coronavirus uccide Raffaele Palestra, luogotenente carabinieri Nucleo Investigativo Salerno. Sulla strada il Popolo Lo Onora. Disprezzo per chi non è riuscito a proteggerlo. Lui combatte, Lui vive». E ancora prima si era schierato con Cateno De Luca, il sindaco di Messina che aveva attaccato ferocemente contro il governo. «Quello che per voi è un premio, per noi è una punizione», le sue parole. «E quello che per voi è una punizione per noi è un grande onore. Il vilipendio lo fa solo il coronavirus, il nemico è solo il coronavirus, non il sindaco Cateno De Luca».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • biagio 29 Aprile 2020

    Caro Ultimo è l’ultimo accordo stipulato con i mafiosi, i boss a casa e i fessi in cella. É la storia che si ripete ….

  • roberto 28 Aprile 2020

    Da Carabiniere in congedo mi unisco al tuo urlo con tutto il mio cuore, e piango nel mio io con il dolore di una MADRE che ogni giorno per colpa di spudorati politicizzati violentano la memoria di coloro che danno la loro vita per L’ITALIA . Ma L’ITALIA che conta non quella dei REALITY , del Falso Governo e l’OLTRAGGIO alla nostra COSTITUZIONE.