CasaPound rovina la festa a “Repubblica”: “Cielo, il 25 aprile anche i fascisti erano sui tetti!” (video)

27 Apr 2020 16:28 - di Federica Parbuoni
casapound

Il 25 aprile sui tetti manda in tilt Repubblica, che nello stesso giorno e per lo stesso fatto da un lato parla di “bivacco” e “assembramento” e dall’altro di “flashmob” e ammirevole coscienza civile e politica. Il fatto è che a cambiare sono i protagonisti. Da un lato ci sono gli inquilini di CasaPound e dall’altro ci sono gli epigoni dei partigiani che cantano Bella Ciao. Così, benché il fatto sia lo stesso, Repubblica offre due narrazioni ben diverse, offrendo ai lettori un magistrale esempio di doppiopesismo.

Il poetico 25 aprile sui tetti della Garbatella

Di seguito la breve cronaca che ha accompagnato il video di Bella Ciao intonata alla Garbatella, uno dei pochi quartieri romani che abbia risposto all’appello dell’Anpi. “Drappi tricolori alle finestre sulla facciata del Teatro Palladium, bandiere rosse e antifasciste dai balconi circostanti, canti partigiani e non solo. Alla Garbatella la celebrazione della Festa della Liberazione – ci fa sapere Repubblica – si è svolta secondo le limitazioni dettate dall’emergenza coronavirus, ma non per questo è stata meno sentita degli altri anni”. Naturalmente nessun accenno ad “assembramenti” o “bivacchi”, benché alla fine del video si vedano chiaramente diverse persone tutte insieme sullo stesso tetto.

Tinte fosche per il 25 aprile sul tetto di CasaPound

Cambio di scena. Stavolta siamo all’Esquilino e il tetto è quello della sede di CasaPound. Qui, benché il cielo sia terso come alla Garbatella, i toni si fanno parecchio più cupi. “La bandiera dell’Unione europea sfregiata con una x in rosso e poi gli slogan fascisti: “A noi”. Musica e aperitivi. Il “bivacco” dei militanti di CasaPound (tutti rigorosamente senza mascherina) sul tetto dell’immobile occupato in via Napoleone III, proprio nel giorno del 75esimo anniversario della Liberazione, ha suscitato l’indignazione di una decina di residenti dell’Esquilino che sabato alle 14 hanno chiamato il numero unico di emergenza. La segnalazione – scrive Repubblicaè passata in carico alla Digos. Sono in corso le indagini per identificare tutti i militanti della tartaruga frecciata che hanno trascorso il pomeriggio del 25 aprile in gruppo (dalle 14 alle 19 circa) e multarli per la violazione del decreto di contenimento del Covid”.

Il video del “bivacco” di CasaPound

Il video del “flashmob” alla Garbatella

Commenti

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  • Elena 27 Aprile 2020

    Vorrei sapere se con la stessa sollecitudine la Digos sta cercando di identificare i militanti dell Anpi e dei vari esponenti sinistri che si sono assembrati al pigneto per festeggiare il 25 aprile