Cina imperdonabile. Troppi dimenticano sempre che è una dittatura comunista
La Cina non si arrende. Piuttosto che chiedere scusa all’umanità intera, polemizza con gli Stati Uniti che hanno definito inattendibili i numeri sull’epidemia diffusi da Pechino. Come dar loro torto. Chi può mai credere che in Cina ci siano stati meno morti che in Italia? Ricordiamo che dalla Cina non sono state ancora fornite spiegazioni plausibili circa la consegna di urne cinerarie durata giorni e giorni, che tradisce un numero di persone decedute ben superiore a quello dichiarato.
La Cina non ha diffuso notizie tempestive
Ma soprattutto, la Cina non ha diffuso notizie chiare e tempestive sull’epidemia causando danni al pianeta intero. Le sue responsabilità sulla pandemia sono enormi. Bisognerebbe valutare l’opportunità di avviare un mega processo internazionale contro le autorità di governo cinesi. Dovrebbero pagare miliardi e miliardi di euro al mondo intero e questo non solo per quanto fatto oggi, ma per quello che fanno da sempre. Con la concorrenza sleale, con l’inquinamento che producono, con la vessazione nei confronti della popolazione determinata da una dittatura comunista bieca e repressiva. La Cina ha colpe gigantesche.
Per troppo tempo ha negato l’evidenza
Non è certo inviando qualche mascherina o qualche ventilatore, tra l’altro regolarmente pagati, che le autorità locali possono pensare di rifarsi una reputazione. Per troppo tempo e in troppe circostanze hanno negato l’evidenza, e questo è un fatto imperdonabile. Analoghe responsabilità le ha l’ambasciatore in Italia, che si è addirittura scomodato a richiamare chi ha detto e scritto la verità sull’ignobile comportamento della Cina, tra l’altro usando terze persone per far recapitare il messaggio.
Caro ambasciatore, noi non ci fermiamo. Continueremo a difendere la libertà, la democrazia e la verità. Il popolo cinese prima o poi spazzerà via una dittatura comunista che sta causando danni incalcolabili ovunque. Semmai ci sarà una resa dei conti, le autorità cinesi dovranno scontare pene esemplari.
(Foto da ildenaro.it)
Ho lottato tutta la vita contro il mostro con la bandiera rossa. Nel ’68, avevo 19 anni, sono rimasto solo contro tutti i comunisti ( cubani, russi, vietnamiti, cinesi…) Ho sentito napolitano dire che i carri armati russi, nel 1956, sono andati in Ungheria per salvare la democrazia…… e me lo sono ritrovato presidente della repubblica. Tutti all’epoca sputavano alla nostra Bandiera, oggi la sventolano, senza vergogna!
Il mio cuore ha sempre battuto per il Tricolore.