Colpo grosso delle Iene: la moglie di Sileri ha venduto mascherine al Policlinico? Lui cade dalle nuvole (video)
Le Iene trovano i documenti relativi
Ebbene, le Iene hanno scoperto che la moglie del viceministro grillino lavora proprio come rappresentante dell’azienda che ha fornito al Policlinico Umberto I di Roma tali mascherine. La cosa che ha insospettito Filippo Roma è che l’acquisto è stato definito solo dieci giorni dopo che lo stesso Sileri era diventato viceministro. Le Iene a questo punto vanno più a fondo. Prendendo di petto, come si dice a Roma, proprio Pierpaolo Sileri a cui espongono la situazione chiedendo spiegazioni.
Il viceministro: mia moglie non fa la rappresentante…
Come rivela il sito delle Iene, Sileri replica: “Sarebbe grave, ma mia moglie non fa la rappresentante, è una tecnica, è un’amministrativa, fa un lavoro da segretaria”. A quel punto le Iene mostrano a Sileri i documenti realtivi all’acquisto, nei quali la moglie Giada Nurry, così si chiama, non è indicata come segretaria ma bensì come “agente di zona”. Sileri cade dalle nuvole: “Sinceramente io che vi devo dire che ne so, chiedetelo alla ditta che fornisce il materiale. Mia moglie di quella ditta è l’ultima della catena, cioè potere decisionale zero. Dammi tutta la lista delle ditte e io mi attivo per primo, una per una chiederò chiarimenti io personalmente a partire da questa. Per me la cosa è ancora più grave quando è stata fatta una gara, ci sarà stata una commissione possibile che quella commissione non se n’è accorta?”. Risposta inquietante.
Sospetto di conflitto di interessi?
Insomma le Iene non sanno più cosa pensare, e si chiedono sul loro sito in cui raccontano la vicenda: “Sulle carte presentate dalla ditta per la gara sulle mansioni della moglie del viceministro c’è scritto il falso? Come sostengono il viceministro e sua moglie?”. Non è ancora finita, perché le Iene raccolgono altre quattro testimonianze, che smentirebbero la versione di Sileri e della moglie. Staremo a vedere stasera alle 21,10. Però non sarebbe la prima volta che la magistratura decide di aprire un fascislo in seguito a notizie apprese da servizi televisivi.
No!…Tranquilli! Secondo me non c’è nulla di “tenebroso”!…Chi ha lavorato in un Ufficio Vendite di un’azienda sa che quando si compila un “B/O”(Bollettino Ordinazione al Magazzino), se non esiste un agente o rappresentante, la vendita viene definita “direzionale” e nella casella, ove normalmente si scrive il nome dell’agente, viene scritto, talvolta in maniera addirittura automatica, il nome di chi materialmente compila il form. Penso io neh! Poi, a pensar male si fa peccato…….
Hanno tutti la faccia come……… ( non lo scrivo per il rispetto che ho del c…..o! )