Conte parla, anzi no. I social si scatenano sul ritardo del presidente del Consiglio

10 Apr 2020 18:21 - di Redazione

Tutti in attesa delle parole di Conte. Ma stavolta il ritardo è troppo consistente e così si scatena l’ironia dei social. Che è successo? Come mai la conferenza stampa delle 14 non c’è stata né alle 15 né alle 16 né alle 17? La difficoltà del premier non è difficile da immaginare.

Ha un problema grosso: deve giustificare come mai il suo governo si è piegato alla firma di un accordo sul Mes che prima veniva giudicato improponibile. Conte è nel pieno di un vortice di critiche, non solo quelle delle opposizioni ma anche quelle del M5S.  Logico che abbia necessità di limare ogni parola del suo intervento per evitare un naufragio che non sembra ormai così lontano. A complicare la faccenda ci si è messo anche il Pd con la sua proposta di una patrimoniale sui redditi superiori agli 80mila euro. E anche in questo caso le polemiche non sono solo quelle delle opposizione ma anche dei renziani e dello stesso M5s. Situazione ingarbugliatissima.

Cresce sui social l’attesa per la conferenza del premier. E non mancano interventi vip sull’argomento, come quello di Simona Ventura, preoccupata che le dichiarazioni di Giuseppe Conte possano coincidere con la sua ginnastica.

Molti i filmati e le foto di post ironici: si scomodano Achille Lauro, John Travolta e Gigi Proietti per schernire il presidente in ritardo. C’è chi suggerisce di segnalarlo a Chi l’ha visto, chi ricorda Amadeus che cercava alle 4 del mattino il Bugo furioso che aveva disertato il palco perché arrabbiato con Morgan. Insomma ci si scherza su ingannando l’attesa, ma con la consapevolezza che dietro un ritardo così clamoroso esistono ragioni piuttosto serie. Il premier ne darà conto agli italiani?

 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Francesco Cupi 10 Aprile 2020

    NO FORSE ANCORA NON A TROVATO LE PAROLE GIUSTE IO MI DIMETTO E NON SA COME DIRLO DOPO TANTE BRUTTE FIGURE CHE LUI MANTIENE LA PAROLA