Covid-19, l’esperto: picco della curva dei contagi. Ma avremo a che fare col virus fino a luglio
Il fatidico picco della curva dei contagi è stato raggiunto. Gli esperti concordano su questo. Diverse le posizioni in campo, invece, sull’andamento dell’epidemia fino all’agognato raggiungimento del d-day: il giorno in cui, finalmente, si potrà decretare l’arrivo al traguardo dei crescita zero dell’epidemia. Tra i diversi esperti in campo, registriamo da Il Giornale il convincimento di Roberto Bernabei, componente del comitato tecnico scientifico sull’emergenza Covid-19, che in queste ore avverte: «Credo che fino a luglio avremo a che fare con il virus».
Covid-19, raggiunto il picco della curva dei contagi
Di più. Citando le parole usate dal professor Brusaferro durante la conferenza stampa di ieri alla protezione Civile, la pandemia da coronavirus non ha raggiunto proprio una “punta”. Ma, ha specificato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), «un piano da cui ora noi dobbiamo scendere». ossia una sorta di vertice da cui, nei prossimi giorni, partirà la discesa che dovrebbe condurci fuori dall’incubo. Tanto che, scrive il sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, «si parla dell’andamento dei contagi perché quello della mortalità è più “indietro”: la mortalità – spiega il presidente dell’Iss – è un evento che censiamo oggi su un caso di infezione arrivata 2 settimane fa».
I dati sui positivi al virus e sui ricoveri
Decisamente più confortante, allora, l’incremento del dato dei pazienti positivi al virsu, la cui percentuale continua fortunatamente a scendere. Pur essendo sempre e comunque un dato parziale e relativo a un elemento importante quanto variabile: il numero dei tamponi effettuati. Così come risulta in netto miglioramento l’indicazione sui ricoveri. Tutti segnali abbastanza chiari del fatto che, andamento attuale dell‘epidemia, abbiamo raggiunto una importante stabilizzazione del fenomeno. Per cui ora non potremo che percorrere il piano inclinato in discesa.
Vicini alla crescita zero dell’epidemia
Dunque, segnando su un ideale grafico ascissa e ordinata dell’andamento dell’epidemia, come riporta Il Giornale «i dati fanno pensare a un avvicinamento all’attesa crescita zero, il giorno in cui non ci sarà nessun nuovo caso». Ma, è a questo punto che Bernabei interviene dalle colonne del Messaggero, rilanciate da Il Giornale, specificando che il fatidico d-day non arriverà proprio a breve. «Non mi sembra realistico – ha detto il professore e riprendono i quotidiani citati poco sopra – ipotizzare un azzeramento dei contagi per metà maggio, come letto in alcuni studi». Tanto da aggiungere a questo proposito la sua previsione scientifica: «Credo che fino a luglio avremo a che fare con il virus». Che non vuole dire, per Bernabei, dover prolungare il lockdown fino all’estate.
L’esperto: avremo a che fare col virus fino a luglio
Come noto, infatti, il comitato tecnico scientifico di cui l’esperto fa parte, sta valutando concretamente le possibilità di una riapertura graduale. Di un ritorno alla normalità, per quanto “rivisitata e corretta”, più prossima al prototipo precedente l’arrivo di questa terribile pandemia. Tutto, però, non prima di luglio. Ossia dell’estate inoltrata. «Siamo arrivati a 20 giorni da quando è iniziata la stretta», ha infatti spiegato Bernabei. Concludendo: «Per questo sarà importante valutare i nuovi dati che arriveranno nelle prossime ore per arrivare a una previsione più dettagliata». Si procede, insomma, sempre step by step.