Farsa grillina sui 600 euro. C’è chi insulta “i morti di fame” e chi si fa ringraziare
Dopo il caos del primo giorno, con il blocco del sito Inps e gli attacchi degli hacker, oggi, a distanza di due settimane, iniziano finalmente ad arrivare i primi soldi. Un'”elemosina” ai professionisti e alle Partite Iva concessa, una tantum e con modalità assurde, di cui, nella maggioranza, qualcuno si vanta e altri meno.
Le offese del grillino Dessì
Ieri il senatore grillino Emanuele Dessì si era lasciato andare a un commento offensivo nei confronti di chi ha chiesto l’obolo al governo. “Solo oggi ho scoperto che ho fatto bene a non studiare da ragazzo. Invece di stare addosso ai libri mi sono divertito ed ho girato un po’ il mondo. Tanto mi pare di capire che sarei stato in ogni caso un morto di fame anche se fossi diventato un notaio…”. Ma forse Dessì non sa che non tutti i notai, che tanto hanno studiato, hanno lo studio in centro e incassano compensi milionari. In ogni caso, anche loro avevano diritto a quei soldi per una legge scritta… indovinate da chi?
La Ruocco, invece, si vanta dei 600 euro
Nel Movimento, però, c’è chi questa mattina, alle prime segnalazione dei soldi incassati, se n’è vantata su Twitter quasi come se i fondi li avesse messi lei. “Mi stanno giungendo le prime segnalazioni e ringraziamenti da parte dei cittadini che stanno ricevendo i 600euro del Decreto Cura Italia. Oggi sono iniziati i pagamenti ed entro venerdì il bonus sarà sul conto di 1,8 milioni di lavoratori. Un primo importante passo: lo Stato c’è”. Lo Stato, magari. Ma la Ruocco, che c’entra? Perché ringraziare lei, ammesso che per quei quattro spiccioli ci sia da ringraziare…
I renziani all’attacco dell’Inps
Sul caos Inps “mi aspetto chiarezza sul passato e voglio capire come eviteremo che la burocrazia e il malfunzionamento di alcuni interventi pubblici possano ripetersi e far sì che i cittadini siano vittime della burocrazia. C’è bisogno di un ministro del lavoro che garantisca che l’Inps funzioni”. Così il renziano Davide
Faraone, capogruppo di Italia viva al Senato, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Attacchi bissati anche dalla Lega: “I 600 euro? Una goccia nel mare, che arriva col passo da bradipo di un governo tutto annunci e niente sostanza – attacca il senatore della Lega Ugo Grassi – . E’ l’ora degli interventi di sostegno economico, quelli veri. Che risposte pensa di dare il governo a chi, come i commercianti, si trovano affitti arretrati, tasse da pagare e mancati incassi di settimane? Davvero Conte pensa che bastino i 600 euro una tantum e poco più? Gli unici prestiti previsti sono quelli a debito, che serviranno per pagare le tasse quando il conto si presenterà, pesantissimo, in tranche unica, perché il governo ha rigettato la nostra proposta dell’anno bianco fiscale”.