Feltri indignato: è ora di finirla. Continuiamo a ripescare immigrati, poi non si sa dove metterli in quarantena
Feltri, si sa, è incontenibilmente schietto. Almeno quanto tranchant nei suoi giudizi. E quando qualcosa travalica spudoratamente i confini del buon senso, il direttore di Libero non si sottrae alla denuncia e al commento indignato del fatto, o del dato, che prende in esame. E pure, se c’è chi si scandalizza per l’irruenza di certa sua sincerità, sono in pochi quelli che riescono a dissentire sulla logica dei suoi ragionamenti.
Feltri e il tweet indignato sulla quarantena dei migranti
Dunque, in un post pubblicato su Twitter, a proposito di logica e di buon senso, Feltri sulla vexata quaestio della gestione dei flussi migratori. O meglio, sul caos e sui rischi che si elevano all’ennesima ad ogni possibile sbarco, in settimane come quelle che stiamo vivendo, di emergenza sanitaria e misure restrittive. E qui, va detto subito a scanso di equivoci, non si tratta di impostazioni ideologiche o di speculazioni politiche. E neppure di fake news divulgate ad arte. Nel suo tweet, infatti, Feltri fa una semplice riflessione e scrive: «Nel nostro paese, sul fronte migratorio dopo un periodo di qualche settimana in cui il numero degli approdi è stato pari a zero, è tornato il fenomeno dei barconi di immigrati che sbarcano sulle nostre coste».
“Ma col casino che abbiamo, non sarebbe ora di finirla”?
Quindi prosegue: «E con il coronavirus, invece, sembrava che gli sbarchi fossero diminuiti. Anche i numeri confermavano questo trend». Poi, l’inversione di tendenza e la ripresa delle navi a far rotta verso l’Italia. Tanto che Feltri continua nel suo tweet: «Ma con l’esplodere del virus e la ripresa degli sbarchi si è creato anche un altro problema: anche i migranti infatti devono rispettare le norme contro il Covid-19 ed andare in quarantena. Solo che non ci sono posti adatti, come a Lampedusa per esempio, per mettere in isolamento tutti i migranti arrivati». Un gap non da poco, in effetti, che induce il giornalista e scrittore a concludere iperbolico: «Continuiamo a ripescare immigrati. Ma col casino che abbiamo non sarebbe ora di finirla?». Ai posteri, e ai follower, l’ardua sentenza…
Non abbiate timore c’è la donna giusta al giusto posto: “Ia ministra degli interni” che garantisce i confini italiani, se gli sbarchi continuano è tutto ok, abbiamo posto e non ci sono problemi sanitari.
Gli unici problemi ci sono stati, a Messina, per un centinaio di rifugiati: “siciliani” che volevano rientrare nel luogo di residenza.
Per immigrati gli irregolari è tutto regolare, anziché il rimpatrio li aspetta la cittadinanza onoraria italiana.
immigranti sbarcati in Italia ad aprile 2020: 34.
Non occorre dire altro, Feltri beva meno ed imparti ad informarsi (e ad informare).