Fesica Confsal alla politica: “Non abbassiamo la guardia sulle morti bianche. Vittime nel cuore”

28 Apr 2020 16:46 - di Redazione

Sos morti bianche. “La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è sicuramente momento utile per catalizzare ancor più l’attenzione sul tema”. Lo rende noto un comunicato stampa della Fesica Confsal. Il sindacato punta i riflettori su una questione resa ancora più attuale dall’emergenza covid-19. “Riflettere sulle cause e le problematiche  che mese dopo mese presentano il conto triste dei tanti lavoratori morti durante lo svolgimento delle loro attività lavorative. Dovremmo puntare a sensibilizzare Istituzioni e opinione pubblica quotidianamente”, continua il comunicato del sindacato guidato da Bruno Mariani.

Fesica Confsal: pensiamo alle morti bianche

 “Basandoci sui dati impietosi dell’Inail, come sindacato da tempo siamo impegnati sul fronte delle ‘morti bianche’, prendendo in considerazione le tante denunce che arrivano dagli stessi lavoratori. Recentemente abbiamo consegnato anche una proposta di legge accolta dalla politica”. Si tratta di una proposta che punta a migliorare le normative vigenti. Ma che ancora oggi è ferma all’esame della commissione Lavoro della Camera. “Probabilmente quest’anno la pandemia sposta l’attenzione su come fronteggiarla badando anche alla ripresa e alla Fase 2. Ma non dimentichiamoci che il nostro Paese porta con sé il fardello di una Nazione ancora indietro con la sicurezza nei luoghi di lavoro. E migliaia di vittime nel cuore. Ancora una volta, nella giornata mondiale che ci ricorda di non abbassare la guardia su questo tema, da sindacato continueremo ad impegnarci affinché le sorti dei lavoratori malcapitati possano finalmente cambiare”.

La giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile, è l’occasione per la promozione della cultura della sicurezza sul lavoro. Per aumentare la consapevolezza sulla esigenza di lavorare in condizioni di sicurezza. Per ricordare l’importanza della prevenzione degli infortuni e malattie legate al lavoro. E per sollecitare il dialogo sociale tra lavoratori, datori di lavoro e governi per agire concretamente.

 

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